Imran Ali, l’uomo che ha stuprato e ucciso la piccola Zainab Amin, di soli sei anni, sarà impiccato pubblicamente in piazza. A deciderlo è stato un tribunale speciale pachistano. #FOTO A FINE ARTICOLO
La piccola, di cui Imran Ali era un lontano parente, era scomparsa da casa a Kasur il 4 gennaio. Il 9 gennaio la macabra scoperta: il corpo della piccola è stato ritrovato vicino ad una discarica. Le condanne a morte sono state inflitte per sequestro, stupro, omicidio e per atto di terrorismo. La condanna all’ergastolo ha riguardato invece l’accusa di sodomia. Oltre alle quattro condanne a morte e l’ergastolo, il tribunale speciale anti-terrorismo ha inflitto a Imran Ali una multa di 14.500 euro.
Il pubblico ministero Ihtisham Qadir ha dichiarato che l’imputato ha 15 giorni di tempo per presentare appello contro la sentenza. L’avvocato difensore ha rinunciato all’incarico “per motivi di coscienza” dopo la confessione piena resa da Imran Ali. I genitori di Zainab Amin, presenti in aula, hanno inoltre chiesto che l’impiccagione dell’imputato avvenga in una pubblica piazza.
La piccola Zainab Amin è stata rapita mentre i genitori erano in pellegrinaggio in Arabia Saudita e lei stava andando una lezione di Corano. Tale episodio ha provocato la rivolta della popolazione locale. Quando il corpo è stato ritrovato vicino alla discarica, la gente è scesa in strada, in segno di rivolta e si è scontrata con la polizia accusandola di incompetenza. Le proteste e gli incidenti sono andati avanti per tre giorni e hanno causato la morte di due persone.
La portata della protesta è stata tale da portare le autorità a dare una caccia spietata all’assassino, Imran Ali, un 24enne vicino di casa della vittima. L’uomo è stato arrestato il 23 gennaio nonostante avesse lasciato Kasur e si fosse tagliato la barba per rendersi irriconoscibile. A inchiodarlo è stato il test del Dna su una goccia di sangue trovata su una foglia vicino al cadavere della piccola. L’uomo è stato costretto a confessare.
La mamma della piccola Zainab Amin, in aula insieme al marito e padre della bambina, ha chiesto che l’assassino sia impiccato in pubblico, “nello stesso luogo – ha detto – in cui ha abbandonato il corpo della mia povera figlia“.