Nell’ultima intervista al Corriere della Sera, Fabio Volo condivide pensieri profondi sulla sua vita, senza considerare la separazione come un fallimento, ma piuttosto come un passo naturale nella crescita personale.
Le sue metafore sull’inferno e sul purgatorio, rappresentanti dei momenti difficili, emergono quando confessa di trovarsi ora “all’inizio del purgatorio” dopo aver superato “l’inferno”.
Il suo nuovo libro, “Tutto è qui per te“, edito da Mondadori, riflette questa transizione personale. Con oltre 9 milioni di copie vendute in passato, Volo si addentra ora in una narrazione che esplora la separazione, il ritorno a vecchie passioni e amori, e la ricerca della felicità interiore. Oltre a essere un racconto, il libro rappresenta il suo percorso personale e le sue riflessioni sulla vita.
Apertamente, Volo parla della sua vita sentimentale, evidenziando il ruolo cruciale della madre dei suoi figli e le sfide di mantenere una relazione sana dopo la separazione. La sua visione matura dell’amore emerge quando esprime il desiderio di creare un ambiente amorevole per i figli e di capire la natura transitoria delle promesse d’amore.
Il percorso di Volo è caratterizzato da un costante interrogarsi sul significato delle relazioni, dell’amore e delle dinamiche familiari. Questo viaggio interiore lo ha portato a riconsiderare le sue priorità e a cercare la felicità al di là delle relazioni romantiche. La sua esplorazione dei meccanismi dell’amore e della felicità si riflette nei suoi romanzi, dove affronta temi come la separazione e la ricerca di sé.
Volo parla apertamente del suo rapporto con il mondo letterario e la società in generale, affrontando critiche e malintesi. La sua visione del mondo degli intellettuali e dei giornalisti dimostra una profonda consapevolezza delle dinamiche sociali e culturali. La sua capacità di affrontare le critiche e di mantenere la sua identità è un esempio del suo carattere resiliente.
