Prima di lanciarvi in diatribe senza cognizione di causa sulla vicenda del bambino autistico seduto “faccia al muro” per un “esperimento dell’insegnante” (vicenda che non sto assolutamente difendendo ma che viene commentata in maniera del tutto impropria), dovreste studiare la strutturazione nell’educazione delle persone nella condizione dello spettro autistico e, soprattutto, evitare di immedesimarvi in qualcosa che non potete provare: un diverso funzionamento neurologico.
Come ho scritto altrove, la docente probabilmente si è malamente ispirata al TEACCH (senza probabilmente conoscerlo dato che si parla di “esperimento”…), facendo il grave errore professionale di non condividere/spiegare la scelta alla famiglia, forse per aiutare il bambino a isolarsi dagli stimoli visivi.
Questa è la mia interpretazione “bonaria”, memore di quanta fatica emotiva abbia fatto in passato a comprendere certe cose come genitore. E mi fermo qui.
Update: vi assicuro che ai bambini autistici viene fatto ben di peggio a scuola, in modalità apparentemente accettabili ma inadeguate (quando non esplicitamente dannose) alla loro condizione.
Per maggiori informazioni leggete qui (pagina 36-37):
fonte: https://www.facebook.com/mariagrazia.fiore.71/posts/10215463029902268