Nei suoi occhi vediamo il fuoco della sua grande passione per la ginnastica: sono gli occhi di Veronica Paccagnella, 16enne con sindrome di Down, già protagonista degli Special Olympics di Abu Dhabi.
Veronica Paccagnella è una giovane guerriera che ha già conquistato quattro medaglie: l’argento al volteggio i bronzi nel corpo libero, nella trave e nell’all around. Ha inoltre ottenuto il terzo miglior punteggio al mondo nella sua categoria. Ma Veronica aveva già affrontato le sfide più grandi fuori dalla gara, ma nella vita: a 2 anni i medici le hanno diagnosticato la leucemia mieloide acuta, la forma peggiore di questo tumore del sangue.
E lei ricorda bene quel periodo della sua vita: “Ricordo che dopo mesi di chemio persi tutti i capelli”. Eppure lei ce l’ha fatta, ha sconfitto il male, quello stesso male che però le ha portato via il padre, quel padre che porta sempre nel cuore e che rimarrà sempre l’uomo della sua vita, come ama definirlo lei: “Lui è l’uomo della mia vita, sul comodino io e mia sorella abbiamo messo la sua foto”.
Questi dolori e queste battaglie l’hanno resa la donna forte che è oggi; da ogni ostacolo superato è venuta fuori sempre più rafforzata. E riguardo alla sindrome di Down dice: “Da piccola dicevo di essere ‘ammalata’ di sindrome di Down, ma la mamma, poi, mi ha spiegato che non è una malattia, ma una condizione genetica. Crescendo ho capito che faccio un po’ più fatica degli altri, ma che posso raggiungere grandi risultati. Oggi sono una ragazza felice e più che mai attaccata alla vita“.
Le sue parole ci insegnano a vincere: non solo nei minuti di gara, ma in ogni nuova giornata che la vita ci offre.