Ieri, il 23 settembre, è partito il nuovo show del giornalista Massimo Gramellini chiamato “In Altre Parole“, che è andato in onda su La7. Insieme a lui c’è il cantautore ed ex professore Roberto Vecchioni, che sarà un ospite fisso nel programma. Come di consueto, Vecchioni ha condiviso alcune riflessioni sulla gioventù e sull’istruzione.
Innanzitutto, parlando dell’educazione dei giovani, Vecchioni ha detto: “Nelson Mandela ha detto che una civiltà può esistere solo se riesce a educare i suoi giovani. Io aggiungerei che dovrebbe anche rieducare i suoi anziani”.
“Io ho avuto dei grandi maestri, non Internet, e gli devo molto. Mi hanno insegnato che se anche una sola persona vuole sapere qualcosa sul mondo, devi risponderle. Se anche una sola persona desidera ascoltare una canzone, devi cantarla per lei. Questo è davvero importante. La cosa più significativa che si possa regalare a qualcuno è far capire che il mondo ha un significato solo se ci si emoziona“, ha aggiunto Vecchioni.
Durante l’ultima puntata de “Le Parole“, un programma di Rai1 condotto da Massimo Gramellini, andato in onda lo scorso sabato 27 maggio, il cantante ed ex insegnante Roberto Vecchioni ha vissuto un momento molto toccante: ha incontrato la sua ultima classe prima di andare in pensione nel 1999, salutando così il pubblico.
“Mi ricordo di voi come se fosse ieri, ho un tempo che è rimasto fisso dentro di me. Gli anni passati a scuola sono stati il senso della mia vita. L’istruzione fatta così, attraverso il dialogo, cercando di svelare i piccoli segreti, i misteri e le emozioni, è il vero scopo della vita”, ha dichiarato Vecchioni dopo aver rivisto i suoi ex alunni.
Questi ultimi hanno raccontato come si svolgevano le interrogazioni del professor Vecchioni: “Le interrogazioni erano spesso pianificate e coinvolgevano tutto il gruppo. Il professore apprezzava molto l’impegno; magari se non andava bene, ti premiava comunque. Invece, se capiva che avevi studiato all’ultimo momento e in fretta…”.