Essendo nel 2018 è normale che capiti spesso di parlare di smartphone e delle nuove tecnologie in generale. In questo ambito soprattutto si discute spesso se lo smartphone vada utilizzato in classe oppure no. Dalla Valle d’Aosta arriva però un segnale forte riguardo questo argomento.
Una mozione, approvata all’unanimità, stabilisce il divieto di introdurre il cellulare in classe durante le ore di lezione. Questo provvedimento si concretizzerà nel corso dell’anno scolastico 2019/2020. Viene però approvato il suo utilizzo in caso di scopi didattici, quindi non si tratterebbe di una chiusura a 360°.
Il provvedimento è stato presentato dalla pentastellata Maria Luisa Russo che ha commentato così la vicenda: “Il cellulare permette di essere ‘altrove’, nel cyberspazio, ma a scuola i ragazzi devono essere mentalmente in classe per apprendere tramite le relazione reale con gli insegnanti e i compagni”.
Maria Luisa Russo poi fa notare come, secondo un sondaggio del 2018, uno studente su due utilizzi lo smartphone durante lo svolgimento delle lezioni ma senza avere alcuna autorizzazione da parte dei docenti. Questo significa che lo studente, invece di seguire la lezione, si dedica a tutt’altro: chatta, gioca, sta sui social e così via.
L’assessore, in seguito alla mozione, si dovrà impegnare a sollecitare i dirigenti scolastici delle scuole secondarie di primo e secondo grado per inserire il divieto in tutti gli istituti scolastici.