Il piano del ministro della Sanità Speranza, sembra quello di distribuire i vaccini prima di tutto agli anziani ed i lavoratori essenziali, tra il 23 e 26 gennaio le prime dosi.
I PRIMI AD USUFRUIRE DEL VACCINO
Sarà somministrato agli over 80, per poi passare alla fascia d’età tra i 60 e 70 anni il vaccino anti covid, ma non prima del personale medico e sanitario. In seguito toccherà ai lavoratori essenziali, compresi i lavoratori essenziali, compreso chi opera nel settore scolastico.
DIFFUSIONE SU BASE REGIONALE
L’idea è quella di creare un sistema informativo dedicato al progetto, studiato da cima in fondo ed implementato tra i sistemi regionali. In tutto questo poi ci sarà un monitoraggio costante e sorveglianza immunologica, di cui si occuperà probabilmente l’esercito. Questo sarebbe il piano presentato dal ministro della Salute Roberto Speranza nella riunione a Palazzo Chigi dove presenziavano i capigruppo ed il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“C’è stato uno sforzo straordinario in tempi molto brevi per poter mettere a punto dei vaccini anti-Covid, ma questo non vuol dire che vengono derogate procedure di sicurezza, quindi non parliamo di deroghe a meccanismi di valutazione di sicurezza e di efficacia” ha spiegato nella conferenza stampa del ministero il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.
Le prime dosi, arriveranno a gennaio tra il 23 ed il 26, attraverso 300 punti designati, ossia gli ospedali, verranno somministrati in spazi pubblici molto ampi come fiere e palestre, la distribuzione del vaccino sarà totalmente gestita dallo stato.
L’IDEA DI MIOZZO DEL CTS
“Il personale della scuola è in cima alle priorità dei vaccini e anche gli studenti delle scuole superiori che hanno una grande possibilità di trasmissione del virus“, così Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, durante l’audizione in Commissione Cultura della Camera, il 2 dicembre.