La presidente dell’Associazione nazionale presidi, Cristina Costarelli, parla di dad e contagi in crescita.
In merito alle nuove misure, dichiara: “Se sono misure sanitarie ci adeguiamo. Ma speriamo siano ben calibrate e che evitino un’ulteriore estensione dei contagi, in queste ultime settimane già in crescita. Vorremmo concludere l’anno in modo sereno“.
“Registriamo comunque preoccupazione da parte delle famiglie che richiedono la didattica a distanza per i figli in caso di positivi in casa, a scopo precauzionale. Ma la regola stabilisce che se il ragazzo ha fatto tre dosi può entrare in classe. Noi ovviamente rimandiamo al giudizio del medico curante” aggiunge.
“Siamo preoccupati per le incertezze di ciò che potrebbe avvenire dal primo aprile quando terminerà lo stato d’emergenza. In particolare ci auguriamo che lo scaglionamento degli orari, a cui da sempre ci opponiamo, non venga modificato” prosegue.
“In questo momento la scuola non vuole che sia cambiato nulla. È impensabile rifare gli orari scolastici per un solo mese e mezzo di scuola. Sarebbe insostenibile, la sola idea ci mette in allarme” conclude.