Un urlo di rabbia che è arrivato nelle ore scorse. È quello di Luca Franzese, che vive a Napoli insieme ad altri sette familiari: i due genitori anziani, la sorella con il marito e i due figli, la salma della sorella morta da un giorno.
Evidentemente commosso, Luca ha diffuso un video sul web per spiegare la sua situazione e chiedere aiuto. “Mia sorella si è sentita male ieri pomeriggio e non ha più ripreso coscienza. Ho iniziato a praticare un massaggio cardiaco e abbiamo chiamato il 118“, ha raccontato. I sanitari del 118 sono sì arrivati, ma i vari tentativi di rianimazione sono stati vani. La 47enne è deceduta.
A quel punto, i familiari hanno pensato si potesse essere trattato di coronavirus: “Mia sorella ha avuto un’influenza con sintomi compatibili al coronavirus, prima di morire. Abbiamo insistito per farle fare il tampone dal 118, perché non glielo volevano fare“. A partire da quel momento, però, nessuno ha più dato indicazioni su come comportarsi in attesa dei risultati: “Ci hanno abbandonati a noi stessi. Mia sorella è qui nel letto e noi siamo in ostaggio in casa. Vorremmo solo sapere cosa fare e chi si sta occupando di noi“.
Perché la famiglia si è subito messa in isolamento precauzionale. Ha chiamato anche le pompe funebri, affinché si potessero occupare della salma, ma “ovviamente non vengono fino all’esito del tampone“. Così, Luca Franzese si è rivolto a tutti: “Le istituzioni devono aiutarci. Siamo da ventiquattro ore chiusi in casa con mia sorella morta. Siamo in attesa da ventiquattro ore dell’esito del tampone per il coronavirus. Nessuno ci ha fatto sapere nulla e siamo completamente abbandonati a noi stessi. Diamoci forza l’uno con l’altro. Statemi vicino. Grazie a tutti, vi voglio bene. Vi prego, aiutatemi“. Il video di denuncia, inevitabilmente, ha fatto il giro del web.