Una classe a parte: Tilda Swinton insieme a 17 studenti in un viaggio di istruzione a Colonsay, in Scozia. In alto a sinistra, il professor Krzysztof Zajaczkowski
Aaron Hicklin, un giornalista, ha incontrato gli studenti e si è unito a loro durante il viaggio annuale a Colonsay. Questo è il suo racconto.
L’anno scorso, la Drumduan Upper School ha ricevuto la sua prima ispezione statale. In un’era di obiettivi performativi senza riguardi e di esaminazioni ossessive, ogni direttore scolastico si sarebbe sentito in pensiero.
Il preside della Drumduan, Krzysztof Zajaczkowski, figlio di immigranti Polacchi appartenenti alla classe lavoratrice con un’istintiva sfiducia nei confronti dell’autorità, si aspettava di veder chiudere la scuola. Non aveva dimenticato l’ultima ispezione ricevuta, 10 anni prima, che continuava a paragonare a quelle della Gestapo, e temeva che gli ideali radicali della Drumduan – niente esami, niente test, niente gerarchie, nessun obbligo di sedersi ai banchi ogni qualvolta fosse possibile – avrebbero contato a sfavore della scuola.
Non è quello che è successo: gli ispettori sono entrati nelle classi e hanno osservato gli studenti. E dal primo sguardo agli studenti della Drumduan, si capisce presto quanto siano sicuri di sé, spigliati, motivati e rispettosi. Sono proprio queste, infatti, le parole utilizzate dagli ispettori nel redigere il proprio report. Si può facilmente credere che gli studenti della Drumduan volessero stare lì.
Gli ispettori, chiaramente, la pensavano così, ma è stato quando si ritirarono in un ufficio per fare il punto della questione che Krzysztof, un maestro dei gesti spontanei, gli ha dato il colpo di grazia. Ha iniziato a cantare.
La musica è una specie di elemento chiave a Drumduan, al quale gli studenti partecipano con workshop regolari – spesso con strumenti quali secchi della spazzatura – e iniziando ogni giornata cantando armonie a quattro parti.
“Stavamo provando in un’altra stanza, e mi sono detto: -Questa canzone è fantastica, dobbiamo farla sentire agli ispettori-” ricorda Krzysztof. “Così ci fiondiamo nel loro ufficio – erano un po’ allarmati – e ho detto: -Mi dispiace, è solo che dobbiamo cantarvi questa canzone.-” La canzone era “Media Vita”, una canzone medievale di una bellezza disarmante che ha ridotto gli ispettori in lacrime, dice Krzysztof.
Sopraffatto dal loro apprezzamento – Krzysztof è un uomo le cui emozioni sono molto forti – quest’ultimo ha poi chiesto di poterli abbracciare, probabilmente un’esperienza senza precedenti per tutti loro.
La prima volta che ho sentito parlare della Drumduan è stata dall’attrice Tilda Swinton, la quale l’ha co-fondata nel 2013 assieme a Ian Sutherland McCook, un genitore conosciuto alla Moray Steiner School, dove i loro figli andavano in classe insieme.
Entrambi desideravano convincere la direzione a intraprendere il progetto di creare una scuola superiore, dal momento che gli studenti della Moray Steiner si diplomano a 14 anni. Quando il progetto è naufragato, i due hanno deciso di intraprenderlo da soli.
“Non ci sono voti né esami,” mi ha spiegato Tilda. “Adesso i miei figli hanno 17 anni, e frequenteranno una scuola priva di test di ogni tipo, che pertanto è incredibilmente improntata sull’arte e sull’apprendimento pratico. Ad esempio, imparano le loro nozioni di scienze costruendo una canoa canadese, o un coltello, o ancora, caramellando le cipolle. E sono due diciassettenni felici. Non riesco a crederci – felici e ispirati.”
È stata questa immagine di “studenti felici e ispirati”, talmente estranea alla concezione popolare di scuola, che mi ha portato alla Drumduan. Volevo vedere di persona il miracolo degli adolescenti felici, costruttori di barche, caramellatori di cipolle.
Tilda mi suggerito di unirmi a loro in una gita scolastica sulla piccola isola di Colonsay (popolazione: 120) dove, senza telefoni cellulari, gli studenti sarebbero stati alla mercé delle loro stesse iniziative.
Alcune attività erano state pianificate, incluso un giorno di studio sulla colonia protetta di api nere dell’isola, ma la settimana rimaneva perlopiù non strutturata.
Tilda riteneva importante che ai ragazzi venisse permesso di annoiarsi. Dal momento che l’unico riconoscimento che io abbia mai ricevuto è stato proprio per i miei servizi come segretario del club di apicoltura, mi sentivo più che qualificato per unirmi alla spedizione.
Prima però, una visita alla scuola. Il giorno che sono arrivato alla Drumduan, scuola da £7,500 l’anno, pioveva e Krzysztof era nella piccola sala professori a combattere contro un raffreddore.
Krzysztof è un uomo geniale, dal mento squadrato, cinquantasettenne, incredibilmente somigliante a Richard Burton (tranne che per la voce sonora). È gentile, attento ed è un fantastico cantastorie. In poco tempo ho appreso che aveva lavorato come roadie con i Sex Pistols, che aveva di poco evitato la cattura dopo aver sabotato le coltivazioni della GM vicino Inverness e che da bambino, presso una scuola cattolica per ragazzi, era stato picchiato sonoramente per aver fatto scivolare l’ostia dalla bocca durante la Messa.
Gli avevano detto che fosse un’ostia speciale, fatta di matzo Ebreo, e lui aveva voluto dare un’occhiata più da vicino. È il tipo di curiosità che, come insegnante, Krzysztof tende a premiare invece che a punire.
Il giorno dopo ho potuto osservarlo in classe, mentre interagiva con gli studenti. Questi lo chiamano Krzysztof o Krzys (“Chris”), non Signor Zajaczkowski o Signore e tra di loro c’è un’interazione semplice che fa sembrare la lezione un dialogo, piuttosto che un monologo.
Quando Arran, un ragazzo pallido, dai capelli rossi, acuto, con una passione per il gruppo tedesco Rammstein, parla di “statismo” in una discussione di classe, Krzysztof confessa che la parola gli è nuova. (Arran è felice di chiarire: “È la parola anarchista per descrivere qualcuno che vi si oppone, in poche parole,” spiega, prima di scusarsi per aver perso la classe nel corso del suo intervento).
L’atteggiamento di Krzysztof nei confronti dell’insegnamento è stato una sorpresa tanto per lui quanto per gli altri, data la sua non brillante carriera scolastica. Negli anni 80, aveva iniziato a lavorare con lo Youth Training Scheme per poi decidere di continuare su quella strada. Oggi vive in un caravan nei boschi.
Abbiamo fatto un tour dell’edificio scolastico, che è poco più che una stanza sul retro del Moray Arts Centre di Findhorn, la famosa comunità alternativa sulla costa nord-est della Scozia.
Le aule sono temporanee mentre Tilda e Ian Sutherland McCook raccolgono i fondi necessari per costruire una struttura permanente, nonostante assicurare i soldi per le borse di studio sia la loro priorità.
Le classi si spostano senza sosta dall’interno all’esterno, e le giornate sono frammezzate da molti cambi di ritmo. Il giorno seguente, nel corso di un breve intervallo tra un workshop musicale e una lezione di Inglese, sono stato sorpreso di vedere gli studenti unirsi in formazione su un campetto per lanciare un vortice di giavellotti in aria, prima di disperdersi velocemente nelle rispettive classi. (Gli sport competitivi sono generalmente scartati nel sistema Steineriano, ma vengono fatte alcune eccezioni per quelli associati alle antiche Olimpiadi.)
Attraverso le finestre Krzysztof indica un paio di stupende canoe che si trovano all’esterno, e afferra una pagaia per farmela ispezionare. “Sono state fatte con scarti di pini Douglas della zona, senza l’utilizzo di macchine, sono con attrezzi manuali su dei tavoli,” dice.
Per Krzysztof la barca è una metafora dell’educazione interdisciplinare. Per come la mette lui: “Abbiamo la matematica, la geometria, la fisica del galleggiamento, la chimica delle resine, l’arte e l’estetica del colore e delle forme, il processo di collaborazione e l’esperienza fisica, all’aria aperta che tutto questo comporta.” Ovviamente, si ottiene anche una barca.
Ma non c’è un esame ufficiale per la costruzione di barche, e la questione di come questi studenti arriveranno all’università nel caso in cui volessero andarci – come nel caso di Arran – non è ancora stata risolta. Il lavoro degli studenti è documentato in libri scritti e progettati da loro stessi “al meglio dei loro standard artistici e intellettuali” e alcuni suggeriscono che questi possano prendere il posto degli esami finali, ma in un sistema educativo che è così fortemente aggrappato ai voti sembra un grande passo da fare.
Ci sono dei precedenti, ad ogni modo. L’Acorn School nel Gloucestershire è gestita secondo linee guida quasi identiche. Quest’anno, agli studenti sono stati offerti posti nelle università di Bath, Exeter, Manchester e Bristol. La scuola afferma che nessuno studente della Acorn che abbia fatto richiesta per un posto all’università sia stato scartato.
I genitori alla Drumduan sono ovviamente un gruppo molto auto-selettivo. Sharon McAlister dice di non essere preoccupata dall’assenza di esami. Il più piccolo dei suoi figli, Angus, un quindicenne esuberante e geniale (“Non dovresti chiederlo ad un ragazzo della mia età,” dice), ha passato sette anni nel sistema scolastico statale, dove era infelice e preso di mira dai bulli, prima di trasferirsi alla Drumduan nel 2013.
“È meraviglioso che si possa celebrare un individualismo così fiorente, impossibile da trovare in una scuola statale,” mi spiega McAlister. Tilda lo descrive come “una catena diversa per ogni bicicletta in movimento” in contrapposizione alla pratica diffusa di insegnare ai ragazzi come se fossero tutti sulla stessa bici. “Non ho avuto un’educazione particolarmente tossica, ma la mia catena chiaramente non andava bene per la mia bicicletta,” dice Tilda. “Sono riuscita a superare alcuni ostacoli, sono scesa e ho fatto il resto della strada a piedi.”
Mentre portava a passeggio i suoi quattro cocker spaniel lungo una spiaggia vicino casa sua, a Nairn, mi dice: “Ogni volta che cerchiamo di estrapolare che cos’è che vogliamo che questi anni rappresentino per questi giovani ragazzi, finiamo sempre per essere d’accordo su una cosa, e cioè: ‘Conosci te stesso, prima di tutto.’”
I suoi figli sono Xavier e Honor, due gemelli di 17 anni. Xavier ha preso la calma della madre, Honor la sua esuberanza. Saranno nella prima classe a diplomarsi da Drumduan, nel 2016. “Ho detto a entrambi all’inizio del loro percorso: ‘Avete tre anni davanti a voi – provate tutto per vedere se fa al caso vostro,’” racconta. “Il progetto scolastico di Honor sarà la danza interpretativa – non ha mai studiato danza in tutta la sua vita.” Sogghigna. “Sarà davvero interessante.”
All’inizio dell’anno Tilda ha aiutato gli studenti ad assicurarsi dei lavoretti che spaziavano tra la bottega di un artigiano di borse di cuoio a Forres a quella di un sarto a Londra. Xavier, che vuole fare il pilota di aerei commerciali, ha lavorato in un aeroporto nonché scuola di volo di Inverness. “Avrei adorato fare una cosa del genere a quell’età – andarmene e comportarmi come una persona,” dice Tilda, prima di chiedere a Xavier se avesse voglia di mostrarmi la sua cabina di pilotaggio. La sua cabina di pilotaggio?
È una riproduzione che incorpora il computer e l’iPad di Xavier, e un insieme di leve e pulsanti che sono stati installati perlopiù per fare scena, dietro un poster di Darth Vader che recita: “Il Tuo Impero Ha Bisogno Di Te.”
Data l’ora tarda, decidiamo di volare da Inverness a Colonsay e Xavier imposta le coordinate sul suo programma di simulazione di volo. Una persona reale, da qualche parte, dà istruzioni da una torre di controllo simulata, ci sono un paio di scambi di battute tra il pilota e la torre di controllo, e improvvisamente siamo in volo, mentre guardiamo in basso le nuvole virtuali, i campi e la costa digitale.
Tilda indica Jura, dove George Orwell scrisse 1984, e noi esaminiamo la vista mentre Xavier manovra l’aereo attraverso l’oceano movimentato.
“È una giornata un po’ uggiosa, purtroppo,” dice lui.
“È come essere ai confini del mondo,” dico a Tilda, mentre navighiamo dentro il porto di Scalasaig a Colonsay. “O al centro del mondo,” risponde lei, guardando la bassa linea costiera scivolare verso di noi, illuminata da fiori gialli, mentre uno strano odore di ananas si diffonde nell’aria. Ma c’è anche qualcos’altro, e ha a che fare con il raro senso di comunione all’interno della scuola.
Nel ripostiglio degli zaini, appollaiato su un promontorio, è facile sentire di essere nel posto giusto al momento giusto e con le persone giuste. Mi sono abituato alla novità di vedere Tilda pulire per terra (“Faccio sempre una battuta con Krzysztof, in cui gli dico che stiamo costruendo il tempio e tutto quello che facciamo è accendere le candele e pulire per terra,” dice ridendo), e radunare gli studenti.
Poi ci sono le performance musicali improvvisate, le sfide a braccio di ferro, il telefono senza fili, il porridge mattutino e le lunghe camminate lungo la scogliera mentre i ragazzi chiacchierano senza sosta. Parlano di SNP, vegetarianismo, Spider-Man, haggis, se le sorellastre fossero “in forma” (“Decisamente,” dice Angus), del perché non si dovrebbe mai fare break-dance con indosso un kilt (“A meno che non si abbia niente da nascondere,” dice Cosmo), e, molto spesso, del brivido di fare Parkour, uno sport che sembra unirli tutti.
“Ci stiamo solo rilassando,” dice Tilda una sera, mentre tutti siedono in cerchio mangiando una zuppa di aglio selvatico e ortica, ingredienti raccolti quello stesso giorno. Rilassarsi è, in un certo senso, lo scopo della gita – un’opportunità per gli studenti di trovare la misura dello stare senza far nulla. “Volevamo che Colonsay e Oronsay fossero un modo per riflettere su tutto quello che era successo, per far distillare e digerire gli eventi e il duro lavoro dell’anno,” spiega Krzysztof.
Queste sono le ragioni dietro la decisione di bandire tutte le nuove tecnologie e porre l’enfasi sul vecchio – i giochi di gruppo, le canzoni, i falò. Tilda ha portato una poesia chiamata “Happiness”, scritta dalla poetessa gaelica Meg Bateman. La poesia descrive due amici, piccoli posseditori terrieri “che dopo un breve saluto sottovoce, rimangono insieme senza parlare, fianco a fianco, senza guardarsi, osservando il panorama le cui vie e memorie li uniscono.” Il sentimento della poesia parla con la speranza e l’aspettativa che qui, lontani dal continente, gli studenti scopriranno il potere del silenzio, non in sostituzione del rumore e del tumulto ma in equilibrio con essi.
Ovviamente, per ragazzi che hanno imparato a costruire balestre, coltelli e canoe, un’isola così rocciosa, verdeggiante e piena di muschio è un paradiso. Ci sono infinite possibilità di correre e sfogarsi, e loro le afferrano tutte. Guardando questi ragazzi selvaggi e slanciati fare capriole in mezzo alle dune una sera, ho immaginato William Golding, da qualche parte, che si sfregava le mani deliziato.
Ma lui aveva basato Il Signore delle Mosche sul Marlborough College, il suo istituto, nel quale i bambini venivano cresciuti ed educati per diventare i futuri difensori dell’Impero. Gli studenti della Drumduan non sono così. Durante la prima notte nel capanno degli escursionisti, osservati da una gigantesca testa di bisonte, bevono tè e cantano “Media Vita”, mentre Tilda imburra alcuni sandwich per il giorno dopo. Di notte si possono sentire degli animali nel buio.
Riusciamo a vedere le famose api dell’isola in uno dei rari giorni di sole, con l’isola che scintilla nella luce mattutina. Andrew Abrahams è diventato un eroe locale dopo aver passato molti anni ad assicurarsi il supporto del governo Scozzese nel far dichiarare Colonsay e Oronsay un santuario per le sue amate api nere, geneticamente pure e libere dall’acaro Varroa.
Quando gli studenti lo ascoltano parlare della brutta situazione in cui si trovano le api, il dibattito che ne segue è lucido, intelligente e illuminante. Dissezionano capitalismo ed economie di mercato; parlano della sfida – e della necessità – di creare società altruistiche, e occasionalmente tirano fuori delle trovate niente male.
Come creare una super ape, che Eliot, lo spericolato folletto del gruppo, è sicuro sia già stata creata da qualche parte in America. Tilda mi si avvicina più tardi, e dice: “Non trovi che il mondo sarebbe un posto migliore se avessimo una classe governatrice di ragazzi del genere?”
Drumduan è ancora una scuola molto piccola, con i suoi 17 studenti, perciò non ci vuole molto a sviluppare una familiarità semplice con tutti – che dovrebbe essere una caratteristica di ogni scuola. (Gli studenti sono incoraggiati anche a sviluppare una propria vita sociale fuori dall’istituto.)
Un pomeriggio ho suggerito ad Arran che la chiave con imprese modello come Drumduan era di trovare un modo per farle crescere senza rovinarle, al che lui ha scosso le spalle e ha detto, “Perché farle crescere?” Abrahams ci ha detto di come le colonie di api si dividono e si separano quando diventano troppo grandi, e che questo è lo stimolo per gli sciami. “Non credo che queste cose possano funzionare ovunque,” dice Arran.
Ho lasciato l’isola prima dell’ultima avventura della Drumduan, un attraversamento della strada rialzata che va da Colonsay a Oronsay, con l’intero gruppo rimasto bloccato perché arrivato troppo tardi, quando la marea si era già alzata. “Lezione numero uno, il tempo e la marea non aspettano nessuno,” mi dice più tardi Tilda.
Hanno camminato lungo l’isola per otto ore in compagnia dei guardiani della RSPB, un’altra lezione sul delicato equilibrio del pianeta, e poi Krzysztof li ha messi davanti ad un’altra sfida: andare e trovare un posto isolato, non più grande di cinque metri quadrati, e rimanere lì per un’ora. Un’isola su un’isola. Più tardi, ho chiamato Angus a Forres, e ho chiesto: “Come hai fatto?” Era noioso all’inizio, mi dice. “Ma bisogna adattarsi ad un ambiente diverso. Devi guardare le cose in un modo diverso.”
Immagino questi adolescenti, che si prendono un’ora per stare con sé stessi, senza distrazioni moderne, solo con il ritmo del loro cuore, il ticchettio del loro cervello, il rumore del mare. Agli studenti è stato chiesto di non parlare di come hanno passato la loro ora, ma sono curioso, e Angus mi descrive la sua esperienza.
Dice di aver trovato un posto sulla sabbia, e si essersi seduto a guardare le onde. “All’inizio, pensavo, che cosa sto facendo qui, ma man mano che rimanevo seduto lì iniziavo a pensare a molte cose, come alla vita, alle relazioni, ai sogni che avevo, alla famiglia – mi sentivo nostalgico ad un certo punto, ho pianto per un po’, è stato abbastanza emozionante.” Quando è venuto il momento di tornare dal gruppo, gli è sembrato assurdo credere che un’ora potesse essere così breve.
Rudolf Steiner, il fondatore austriaco del movimento delle scuole Steiner, ha scritto: “Essere liberi vuol dire poter pensare con la propria testa – non i pensieri del corpo, della società, ma i pensieri generati dal sé più essenziale, più spirituale e più originale, la propria individualità.”
Viviamo in un’epoca in cui le persone parlano senza sosta di individualità, ma non l’avevo mai vista così ben delineata come nel contrasto tra gli studenti di Drumduan e quelli di scuole più tipiche, come quella che Angus aveva frequentato per così tanto tempo.
Ricordavo l’osservazione fatta da sua madre, che notava come gli studenti lì, anche nei giorni più freddi, fossero soliti togliersi il cappotto “due chilometri prima di arrivare a scuola” perché qualcuno aveva deciso che non era alla moda. “C’è sempre qualche combriccola orribile che giudica tutto quello che succede nell’educazione di massa, mentre a Drumduan è possibile dire di essere appassionati di uno sport, o di qualsiasi altra cosa, e non importa se nessun altro lo conosce.”
Mi è dispiaciuto lasciare Colonsay prima di tutti gli altri, non sentire più gli animali di notte, o di non poter più vedere Honor giocare a braccio di ferro con sua madre. Mentre prendo i biglietti per il traghetto della CalMac per tornare sulla terraferma, mi torna in mente una conversazione che ho avuto con Tilda un paio di giorni prima.
Stavamo aspettando di salire sul traghetto, all’andata, e ci stavamo leccando le dita dopo aver mangiato dell’asinello pastellato preso allo Scrumptious Fish & Chip Shop. Eliot si era avvicinato per chiedere, speranzoso, se ci fossero scogliere pericolose sull’isola. Tilda gli ha lanciato un’occhiataccia, ha fatto una battuta con un po’ di disapprovazione, ma eravamo tutti immersi nell’atmosfera di vacanza e intontiti dal senso di possibilità.
Mi sono girato e le ho detto: “Le partenze sono meravigliose.” Lei non si è fatta scappare l’occasione. Ha risposto “Se si sta andando nella giusta direzione.”