A lanciare un appello all’incremento delle ore scolastiche è direttamente Giuseppe Severgnini, meglio noto come Beppe, penna di tanti giornali tra cui il Corriere Della Sera, dove appunto si esprime sul lavoro da svolgere tra le mura della scuola.
Severgnini propone un aumento dell’orario di lavoro per docenti e personale Ata, a cui dovrà corrispondere un altrettanto aumento degli stipendi. Infatti, se gli alunni riuscissero a passare più tempo a scuola potrebbero levarsi la ‘noia’ dei compiti a casa, talvolta assegnati in abbondanza.
Il tempo pieno che dovrebbe essere attuato a partire dalle primarie fino alle scuole secondarie di secondo grado, può eliminare il problema anche a tanti genitori che nella maggior parte dei casi, al giorno d’oggi, si ritrovano con poco tempo, perché entrambi lavoratori.
Queste le parole di Beppe Severgnini sul Corriere Della Sera: “Non ci sono soldi? Sciocchezze. Un Paese che non tratta bene i suoi insegnanti non è soltanto incivile: è incosciente”.
Il fatto è, caro Beppe, che di anno in anno le ore di lavoro di noi docenti continuano ad essere incrementate, non le ore di lezione vere e proprie, ma le ore da dedicare a innumerevoli e sempre più inutili scartoffie, il tutto, naturalmente, senza il minimo incremento dei nostri stipendi.