Molto spesso si legge su queste pagine che l’insegnamento è il lavoro più bello del mondo. A quanto pare però esistono dei dati a sostegno di questo. Infatti, addirittura 1 italiano su 3 spingerebbe il proprio figlio a diventare un insegnante.
Il dato parla chiaro: se si spinge il proprio figlio verso questa professione, significa che allora, tutto sommato, c’è del rispetto nei confronti della classe docente. La ricerca è stata condotta dai ricercatori del Global Teacher Status Index (GTSI). Questo è lo studio più completo che riguarda il mondo degli insegnanti. Nel 2013 coinvolse fino a 21 Paesi.
A sorpresa, in Italia si registra il secondo tasso più alto d’Europa (31%), mentre in Spagna ben il 39% della popolazione spingerebbe il proprio figlio verso il mondo dell’insegnamento. Nel 2013 questo dato si assestava al 28%.
Mentre nel resto del mondo il dato è in forte aumento con il record detenuto dagli indiani: ben il 54% della popolazione desidererebbe che il proprio figlio insegnasse. Invece in Russia si registra il dato minore, dove solo il 6% spinge verso questa professione.
Sempre dallo studio però viene evidenziato un dato interessante: metà degli italiani ritiene che l’insegnante debba essere remunerato in base ai risultati scolastici ottenuti dai propri alunni. Coloro che si dicono contrari a questa ipotesi sono solo il 26%, poco più di un quarto.
Il 21% degli intervistati inoltre ritiene che il lavoro più simile a quello dell’insegnante sia l’assistente sociale. Questa percezione è molto comune: 18 paesi coinvolti la pensano allo stesso modo. In Cina, Russia e Malesia invece l’insegnante è percepito come più simile ai medici.
E se di medici si parla, questa strada sarebbe la seconda in ordine di ambizione: gli italiani spingono il proprio figlio verso questa professione il 14% delle volte, il dato più alto d’Europa.