Le interrogazioni a scuola sono sempre motivo di preoccupazione per gli studenti. In un contesto educativo che discute se valutare o meno, gli studenti trovano modi creativi per evitare il temuto momento della valutazione. Un esempio recente di questa ingegnosità studentesca è emerso con l’hashtag #vitadaprof.
Una insegnante ha condiviso le foto di un gesto insolito ma affettuoso da parte dei suoi alunni utilizzando questo hashtag. Il regalo? Un cornetto per la colazione accompagnato da una richiesta scritta che chiedeva di posticipare le interrogazioni. Il messaggio, pieno di complimenti e promesse, mescolava umorismo e sincerità, aspetti sempre presenti nella dinamica tra studenti e insegnanti.
Il cornetto, descritto dagli studenti come “vuoto come le nostre teste in questo momento“, diventa un simbolo della loro situazione attuale, dimostrando una consapevolezza autoironica. La richiesta di posticipare le interrogazioni al 1 dicembre, insieme all’affetto verso la loro insegnante, svela il legame che spesso si forma nell’ambiente scolastico.
Questo episodio offre uno sguardo sulla realtà scolastica contemporanea, in cui la pressione delle valutazioni e la paura delle interrogazioni sono tangibili. Ma emerge anche un aspetto più dolce e umano: la relazione tra studenti e insegnanti, in cui l’affetto e il rispetto reciproco possono trasformare momenti di tensione in opportunità di scambio e comprensione.