Lo smartphone è diventato senza dubbio un fedele ed inseparabile amico di ogni persona. Ormai sono più che semplici telefoni, riescono a svolgere anche le mansioni più inaspettate. Ed è proprio questo l’argomento trattato in questa sede: uno smartphone utilizzato per le diagnosi.
Questa è stata un’idea rivoluzionaria venuta alla luce grazie a dei ricercatori dell’università di Washington. In particolare, è stata creata un’app in grado di determinare se il bambino ha in corso l’otite. È stata scelta proprio questa infezione poiché la diagnosi è piuttosto complessa, soprattutto nei bambini non ancora in grado di esprimersi alla perfezione.
L’Otite Media Acuta è da considerarsi come un’infezione piuttosto comune nei bambini, pertanto spesso vengono invitati ad effettuare una visita specialistica. Questa infezione non si manifesta sempre nella stessa maniera: delle volte c’è la febbre, in altri casi non ci sono affatto sintomi e così via.
Ma come funziona l’applicazione? Il software è alla portata di tutti e permette una diagnosi repentina e abbastanza accurata (85% di successo, una percentuale che si avvicina a quella ottenuta dai medici con strumenti specializzati).
L’app sfrutta un pezzo di carta a forma di cono. Grazie ad esso e all’altoparlante dello smartphone è possibile determinare la quantità di liquido dietro il timpano. Il sorprendente risultato è ottenuto sfruttando l’acustica: le onde sonore rimbalzano nel cono di carta e vengono captati sfruttando il microfono del telefono. Il risultato dunque viene analizzato e si ottiene la diagnosi.
Spiegano: «Progettare uno strumento di screening accurato su qualcosa che è ormai ovunque come uno smartphone può cambiare le sorti della partita per i genitori e gli operatori sanitari nelle regioni a risorse limitate. Un vantaggio chiave della nostra tecnologia è il fatto che non richiede alcun hardware aggiuntivo oltre a un pezzo di carta e un’applicazione software in esecuzione sullo smartphone».
Senza dubbio un traguardo interessante.