Un caso di tubercolosi in un asilo del Veneto ha destato l’attenzione dei sanitari. L’avvio ai controlli a tappeto è scattato subito: esaminato un centinaio di persone fra bambini e insegnanti. La Ulss 3 prevede l’avvio degli screening già da mercoledì 29 gennaio.
Il Gazzettino informa di questi controlli, dopo che sarebbe stata riscontrata la positività alla tubercolosi in un minore di una scuola d’infanzia sita nel distretto della Ulss 3 di Mirano-Dolo.
Anche La Nuova Venezia si interessa alla faccenda e precisa che il bambino non sarebbe contagioso, ma verrà compiuto tutto il protocollo di accertamenti che il caso richiede. Pare lontano lo spettro dell’emergenza sanitaria, tant’è che la scuola non è stata chiusa e si invita la popolazione a non creare inutili allarmismi, ma presto verranno effettuati gli screening con l’apposito Test Mantoux.
La Tubercolosi (tbc) è una malattia infettiva a trasmissione aerea ed è causata da un batterio denominato Bacillo di Koch. La sua trasmissione non è immediata e necessita di determinate condizioni ambientali sfavorevoli, quali la presenza di un’importante carica batterica e la mancata aerazione degli ambienti chiusi. La trasmissione avviene tramite emissioni respiratorie (starnuti o tosse) che diffondono la saliva dell’infetto. I polmoni sono gli organi prevalentemente colpiti, ma non gli unici.
Il Sindaco del paese interessato è in stretto contatto con il responsabile del servizio di Igiene Pubblica della Ulss 3, Vittorio Selle. Insieme si sentono di rassicurare la cittadinanza. Gli screening di controllo con il test Mantoux sono un dovere proprio per assicurarsi si tratti di un singolo caso isolato, come sostiene la Ulss 3. Ai controlli, insieme al dirigente della struttura scolastica in questione, si terrà un incontro informativo che coinvolgerà personale docente e non docente e le famiglie degli alunni.
La tempestività dell’intervento pubblico ha sicuramente scongiurato l’evolversi epidemico di una malattia grave e pericolosa.