Il corpo di Jean-Baptiste Sebe, un prete di 38 anni, è stato rinvenuto lo scorso 18 settembre all’interno della chiesa di Saint-Romain a Rouen, in Normandia (nel nord della Francia). L’ipotesi al momento plausibile è suicidio.
Un comunicato rilasciato dalla diocesi afferma soltanto che “resta incomprensibile un gesto del genere, anche se si sapeva che stava vivendo momenti difficili“.
Il sacerdote era stato accusato recentemente da una donna di aver perpetrato atti osceni e violenti nei confronti della figlia minorenne. Della denuncia “si è parlato fin dall’inizio dell’inchiesta per suicidio di padre Jean-Baptiste Sebe“, ha aggiunto il viceprocuratore della Repubblica di Rouen, Etienne Thieffry. Secondo fonti della polizia, “una donna era andata a lamentarsi all’arcivescovado di Rouen per atti osceni e violenze sulla figlia. Ma niente era stato comunicato alla polizia“. Gli inquirenti sono quindi “molto prudenti” sulle cause del suicidio.
Jean-Baptiste Sebe, nato a Strasburgo, si era trasferito nel 1989 a Rouen con la sua famiglia. Aveva frequentato parte dei suoi studi alla scuola superiore locale Jeanne-d’Arc. Era un volto noto nella comunità cattolica di Rouen. A luglio 2016, con padre Sébastien Savarin, aveva accompagnato una delegazione di giovani pellegrini da Rouen alla Gmg di Cracovia.