Da un punto di vista psicologico, l’ autostima è la percezione emotiva che gli individui hanno di loro stessi. Per molti aspetti è un qualcosa che supera la razionalizzazione e la logica.
Da un punto di vista di analogie, invece, si potrebbe pensare all’autostima come ad una delicata piantina che ha necessità di attenzioni e cure per poter crescere forte e sana. Come una piantina, anche l’autostima affonda le sue radici in un terreno, che in questo è l’infanzia, mentre l’agricoltore attento è il genitore.
È, infatti, quest’ultimo che cercherà di fare in modo che l’infanzia sia un solido e curato terreno ove la piantina dell’autostima del proprio figlio possa crescere bene. In pratica, sarà proprio il genitore a contribuire alla crescita e allo sviluppo di quella che è una delle più importanti risorse necessarie per affrontare gli alti e i bassi della vita.
UN FIGLIO FELICE E SANO: QUESTO È IL SOGNO DI OGNI GENITORE
Pare più che evidente che non possa esistere alcun genitore non desideroso che il proprio bimbo possa evolversi avendo una buona autostima. Non per nulla, la maggioranza dei genitori, reputa che la cosiddetta lode sia necessaria ad ogni bambino come l’aria. Tuttavia, questo modo di pensare raffigura perfettamente il prototipo di strategia in grado di produrre solamente effetti controproducenti.
Infatti, se non viene dato il peso giusto a determinate parole, il lodare può diventare molto dannoso per qualsiasi bambino. Vi è un sottile e delicato filo che porta verso forme di narcisismo.
Se per necessità di affermazione si tessono elogi, ciò non contribuirà a far sì che si vada a sviluppare una sana autostima, ma bensì nel bambino si andranno a formare tutte quelle che sono le caratteristiche tipiche del soggetto narcisista. Quindi, si configura un bambino eccessivamente insicuro in presenza di inappropriate lodi, tutto l’incontrario di quello che dovrebbe essere.
Se si desidera effettivamente favorire il suo sviluppo empatico, se si desidera che il proprio figlio sia sicuro e capace, allora si deve comprendere quali possano essere le tipologie di lodi che vanno a distruggere la sua autostima.
GLI ELOGI DA EVITARE PER NON COMPROMETTERE LA SUA AUTOSTIMA
Anche se può essere naturale, ogni genitore, in maniera incredibile, è solito dire al proprio bimbo frasi del tipo: “Quando sarai grande sarai in grado di fare importanti cose”, “Tu sei il migliore”, “Sei il più intelligente e il più bravo di tutti”. La saggezza popolare, in questo caso napoletana, ha uno stupendo detto che recita “Ogne scarrafone è bell’ a mamma soja”.
Se è giusto che ogni genitore aspiri al meglio per il proprio figlio è anche, tuttavia, doveroso non caricarli di troppe aspettative. Anche se per ogni mamma e papa il proprio figlio è capace di poter far qualsiasi cosa, è bene rendersi conto che la vita può, in certi casi drammaticamente, portare verso tutt’altri risultati.
La realtà è come una livella, ed ecco perché è quanto mai corretto, per non distruggere l’autostima del proprio figlio, non prendere “lucciole per lanterne”. Se, infatti, un domani fosse bocciato ad un esame si rischierebbe di far apparire brutti fantasmi che potrebbero portarlo a far credere di essere un fallito.
Pertanto, sono da evitare gli elogi eccessivi e, soprattutto privi di sostanza; è, poi, da evitare l’etichettare le lodi, come pure, tessere le lodi di naturali capacità. In conclusione è bene rammentare che i bambini non sono in grado di comprendere il sarcasmo né tanto meno l’ironia.