A Pontevedra, in Portogallo, una donna è stata condannata a due mesi di carcere per aver schiaffeggiato il figlio. Da quanto è emerso la sua colpa è aver dato “un paio di schiaffi” al suo bambino di 10 anni che rifiutava di farsi la doccia.
La donna, in aggiunta ai due mesi di prigione, che potranno essere sostituiti con lavori per i servizi sociali, non potrà stare con suo figlio per sei mesi. L’episodio risale allo scorso maggio.
Il bambino, nonostante le richieste della madre, non voleva farsi la doccia. Dopo un’accesa discussione, la donna gli ha dato due schiaffi, che non hanno assolutamente avuto nessuna ripercussione sul piccolo. Ma per i giudici la donna ha commesso il reato di maltrattamento in famiglia.
A luglio la mamma aveva avuto una condanna in primo grado e aveva presentato ricorso. Contava di riuscire a provare che la sua azione, anche se riprovevole, fosse legittimata dalla funzione educativa.
Ma i giudici, in appello, hanno confermato la condanna, con questa motivazione: “Il potere che hanno i genitori per educare i figli, in ogni caso, è integrato all’interno dei diritti e dei doveri derivanti dalla potestà genitoriale e può essere concepito solo a beneficio dei bambini e alla loro formazione integrale“.
Per i giudici la potestà genitoriale ha il “limite invalicabile” dell’integrità fisica e morale dei bambini. Per questa ragione la donna dovrà restare in prigione per due mesi e per sei mesi dovrà stare lontana dal figlio.