Il ministro dell’istruzione Fioramonti ha fatto molto parlare di sé, in particolare per la sua grinta riguardo la difesa della classe docenti. Ma anche per un altro motivo è diventato piuttosto celebre negli ultimi mesi: la sugar tax.
Il ministro ha recentemente dichiarato: «La tassa sullo zucchero è una mia idea e tutti i soldi che ne deriveranno devono andare alla Scuola, all’Università e alla Ricerca». Ma di cosa tratta questa Sugar Tax? In particolare questa consiste in una ipotetica tassa su tutta una serie di particolari prodotti come, ad esempio, le bevande con gli zuccheri aggiunti.
Sui social, Fioramonti rende noti alcuni progressi riguardo questa sua battaglia: «In questa legge di Bilancio si fa un primo passo, che andrebbe rafforzato in Parlamento con misure ulteriori. Solo così possiamo investire nelle scuole e nella ricerca, due grandi pilastri della vita sociale. È il futuro nostro e dei nostri figli. Le forze politiche che non vogliono investire sul futuro, lo dicano chiaramente. Nella mia qualità di Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e come ideatore della Sugar Tax, chiedo che tutti i proventi di questa misura vengano dedicati alla formazione ed alla ricerca. Sarebbe un primo, importante passo nella giusta direzione».
Per quanto le tasse in generale possano essere considerate come “scomode” dai cittadini, questa andrebbe a beneficio della scuola che, specialmente negli ultimi anni, ha subito molte modifiche e tagli ed ha quindi bisogno di essere risollevata. In particolare ne trarrebbe beneficio la classe dei docenti.
Fioramonti dunque si dice deciso: «Le tasse sullo zucchero e sulla plastica non si toccano. Sono misure di civiltà, introdotte in tutte le economie avanzate, che aiutano a ridurre i consumi dannosi, orientare le scelte dei consumatori, innovare la produzione industriale e diminuire le tasse sul lavoro. Cioè contribuiscono a migliorare la qualità della vita, di tutti».