Il presidente nazionale di Apidge, Ezio Sina, critica la task force di Bianchi.
“È un comitato tecnico – scientifico senza tecnici quello nominato dal ministro dell’istruzione per l’attuazione definitiva della legge 192/2019 sull’educazione civica” afferma.
“Oltre ai tanti docenti universitari, sono stati nominati alcuni dirigenti scolastici e pochi docenti che non lavorano, però, realmente nelle scuole. Professionisti sicuramente preparati che, tuttavia, non hanno il “contatto quotidiano” con il contesto in cui si fa, o si dovrebbe, fare istruzione” continua.
“I veri tecnici sono gli insegnanti operativi, sono in particolare i più di cinquemila docenti di diritto ed economia attualmente impegnati nel coordinare, in altrettante classi in tutta Italia, i colleghi impegnati nell’insegnamento trasversale dell’educazione civica” aggiunge.
“La legge 192, così come è stata concepita, e come era facilmente prevedibile, si sta rivelando un fallimento. Non sono contenti i professori di scienze giuridiche ed economiche che si sono visti “scippare” materie di propria competenza. Non sono contenti i loro colleghi, chiamati a “sacrificare” ore preziose della propria didattica e a “studiare” concetti e nozioni estranei alle discipline per le quali sono abilitati” prosegue.
“Ma soprattutto non sono contenti gli studenti, in particolare quelli dei licei, che, arrivati al termine dei loro studi, dovrebbero essere pronti per esercitare il democratico e sacrosanto diritto di voto, e che generalmente ammettono, loro malgrado, di non conoscere nemmeno le basilari regole di funzionamento dello Stato“.
“E dinanzi a questa scuola, che continua a produrre solo analfabetismo giuridico, invece che cambiare registro il ministero continuando a ignorare il contributo di chi opera sul campo” conclude.