Due bambine sono state stuprate dal padre per diversi anni. La mamma era a conoscenza di tutto e non è mai intervenuta in loro difesa. È quanto è accaduto a Pescara, tra il 2012 e il 2016. Ora, entrambi i genitori sono finiti in manette.
Secondo le ricostruzioni, l’uomo, un 47enne, ha dormito per quattro anni nel letto della figlia maggiore, ancora minorenne. Nel corso della notte, la costringeva a subire gli abusi sessuali. Alcune volte, le violenze venivano agite anche nei confronti della figlia più piccola. Il tutto avveniva sotto gli occhi della moglie e mamma delle due bambine, che non ha mai fatto niente per opporsi.
A riguardo, l’accusa ha sostenuto come la donna abbia “scelto deliberatamente” di assecondare le violenze protratte dal marito, delle quali era pienamente a conoscenza. Sapeva, infatti, che l’uomo condivideva il letto con la figlia maggiore e lei stessa aveva più volte assistito ad alcuni episodi di violenza. In aggiunta, la figlia minore le aveva anche chiesto l’aiuto, ma lei non aveva adottato “alcuna azione a difesa della stessa“. Addirittura, in alcune occasioni, si sarebbe pure messa a ridere, dopo aver assistito agli abusi.
Per le due ragazzine, dunque, quelle violenze sessuali erano diventate la normalità, che hanno imparato ad accettare in silenzio.. Tuttavia, nel 2017, la più grande aveva parlato di ciò che le accadeva nelle mura domestiche con il fidanzatino, scoprendo l’amara verità. Così, aveva confidato il tutto alla nonna materna, la quale aveva immediatamente sporto denuncia. Da quel momento, erano iniziate le indagini.
Al termine del processo, avvenuto nei giorni scorsi, i giudici hanno condannato entrambi i genitori. I due sono stati accusati del reato di violenza sessuale aggravata e ritenuti colpevoli. Il padre e la madre sono stati condannati a una pena pari a 4 anni e 6 mesi di reclusione.