La Presidente Commissione Cultura Scienza e Istruzione, Vittoria Casa, si esprime in merito alla didattica a distanza e all’esigenza degli studenti di vivere la scuola in presenza.
“L’attuale vita scolastica non può continuare a tempo indeterminato lontano dalle aule. Il confronto con dirigenti e studenti chiarisce i limiti obiettivi della didattica a distanza e suscita preoccupanti dubbi sui danni psicologici ed emotivi che sta subendo un’intera generazione” afferma.
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“A partire dalla prossima ripresa delle lezioni in presenza, va colmato il gap che molti studenti italiani lamentano rispetto ai loro colleghi europei, la maggior parte dei quali ha avuto la possibilità di rimanere in classe nonostante la pandemia” continua.
“Le richieste che provengono dal mondo della scuola sono semplici e realizzabili: tamponi rapidi, termoscanner, numeri certi, ingressi su più turni, trasporti accessibili in sicurezza, una politica locale che non consideri le esigenze di ragazze e ragazzi come i primi elementi da sacrificare sull’altare della pur giusta lotta alla pandemia. Lo fa a partire dagli studenti medi, cioè dalle sue componenti più giovani e genuine. Lo fa perché la didattica a distanza non può essere sufficiente a soddisfare i loro bisogni educativi, che richiedono un contatto diretto con gli insegnanti e il gruppo di classe” aggiunge.
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“Vanno poi considerate le problematiche relative alla strumentazione tecnologica e alla stabilità della rete. Perché nonostante gli sforzi messi in campo negli ultimi 10 mesi, sono ancora diverse le azioni da condurre per adeguare la connessione su tutto il territorio nazionale. Se veramente queste ragazze e questi ragazzi rappresentano una priorità, il progressivo ritorno in classe del prossimo anno dovrà essere irreversibile” conclude Casa.