Il liceo Zucchi di Monza ha proposto una manifestazione contro la mascolinità tossica. Gli studenti hanno indossato la gonna “per manifestare il desiderio di vivere in un luogo in cui sentirsi liberi di essere ciò che si è e di non essere definiti dai vestiti che si indossano”.
La dirigente scolastica afferma: “È il secondo anno che viene fatta questa iniziativa. Gli alunni hanno scelto di essere plateali perché vogliono essere visibili per affermare il valore della difesa della parità di genere e una visione pulita del corpo della donna non piegata dall’uomo“.
“Ho consigliato loro di difendere il rispetto della parità di genere non solo con azioni eclatanti, ma anche nella quotidianità. Da parte mia però non c’è stata alcuna censura. Comprendo che a quell’età ci siano anche queste modalità di esposizione” prosegue.
“La mia unica preoccupazione è che non ci si limiti al palcoscenico, ma che certi valori siano incarnati nelle loro vite. Dar voce al pensiero con la parola è importante soprattutto per una scuola come la nostra” aggiunge.
“Non bastano chiaramente gli slogan, non può essere una moda ma serve confrontarsi e crescere insieme con punti di vista anche diversi” conclude.