Quando si parla di comune senso del pudore e di etica, si entra sempre in territori pericolosi, perché ogni persona ha il proprio grado di tolleranza e può scandalizzarsi su cose che altre persone possono ritenere perfettamente normale.
Il comune senso del pudore e della decenza è una sorta di “compromesso” che cerca di accontentare tutti. Non è bigotto come negli anni ’60, ma non permette nemmeno uno stile di vita completamente libertino. Certe cose è meglio farle in casa, in privato e bisogna associare l’abito adatto per ogni occasione. L’abito della discoteca non è adatto per il funerale della nonna e viceversa.
La storia di Ari Waters ruota attorno al pudore, ed è destinata a scuotere le coscienze, diventando un potenziale punto di rottura totale con il passato.
Chi è Ari?
Ari Waters ha 12 anni e voleva partecipare al ballo di San Valentino nella sua scuola. Era il momento più importante dell’anno, l’occasione perfetta per conquistare il cuore di qualche ammiratore segreto. Ari si preparava da settimane per l’evento.
“Avevo scelto il trucco e la migliore acconciatura possibile. Poi il vestito! Ho fatto diventare matta mia madre per averlo e alla fine mi ha accontentato, ero al settimo cielo e mi immaginavo la faccia delle mie amiche nel vedermi con quel bellissimo vestito! Era tutto perfetto, e invece è andato tutto storto, è stata una delle serate peggiori della mia vita.”
Queste sono le dichiarazioni di Ari, rilasciate al Daily Mail.
L’oggetto della controversia è il vestito di Ari. Cosa ha di tanto scandaloso questo vestito?
Nulla, è un normale abito da sera, di colore giallo, senza maniche e lungo fino al ginocchio. In vita porta una cintura bianca. Un abito non scosciato, non lunghissimo, sicuramente non scandaloso e adatto per un ballo di San Valentino.
Non la pensava così però una delle insegnanti di Ari, che ha allontanato la bambina dal ballo una volta notato che le braccia di Ari erano scoperte. La professoressa ha definito le braccia scoperte “oggetto sessuale” e di conseguenza la presenza di Ari al ballo non era più gradita.
È facile immaginare la delusione della bambina, che ha chiamato immediatamente la madre in lacrime.
“Tutto questo è assurdo! Mia figlia ha 12 anni e al ballo erano presenti solo suoi coetanei. I bambini a questa età sono innocenti e la parola “oggetto sessuale” non dovrebbe mai essere pronunciata in loro presenza. Questa storia ha creato un grande disagio a mia figlia e io arriverà fino in fondo. Pretendo delle scuse da parte della professoressa e del preside!.”
La madre di Ari promette battaglia, ma l’insegnante coinvolta ha cercato di smorzare i toni.
“Mi dispiace che la signora Waters abbia preso questa storia sul personale, quello non era il mio obiettivo. L’abito di Ari non era consono all’evento e poteva essere considerato provocante. Io mi sono solo limitata a fare rispettare le regole della scuola e abbiamo allontanato dal ballo altri cinque studenti per lo stesso motivo. Nessuno voleva rovinare la serata ad Ari, ma le regole devono essere rispettate.”
Parole che non sembrano essere il tentativo di distensione che si aspettava.
Cosa succederà adesso? Lo scopriremo nei prossimi aggiornamenti.