Le notizie che riguardano l’esplorazione dello spazio o dei pianeti hanno sempre esercitato un fascino magnetico. Generazioni di bambini sono cresciuti con il desiderio di poter diventare, una volta adulti, degli astronauti ed affrontare lunghi viaggi verso l’ignoto.
Il 20 ottobre, alle 3:45 italiane, il lanciatore Ariane 5 ha portato il veicolo che racchiude i quattro moduli che costituiscono Bepi Colombo nella posizione orbitale che gli permetterà di cominciare il viaggio verso Mercurio. La notizia è senza dubbio affascinante e dovrebbe riempirci di orgoglio dal momento che anche l’Italia partecipa alla missione con l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) con le sue strutture di Roma e Padova e l’università Sapienza di Roma.
La notizia è senza dubbio affascinante, ma non intendo soffermarmi sui dettagli della missione, piuttosto c’è un altro fattore che è rilevante riguardo questa interessante vicenda: la reazione della gente.
Su Facebook infatti l’ANSA ha riportato la notizia, arricchendo la notizia anche con i video (che è possibile vedere QUI). Purtroppo però la reazione dei lettori non è stata quella che era lecito aspettarsi.
Silvia, una lettrice, ha scritto: “La stupidità della razza umana che distrugge la propria casa e coi soldi per sanarla va a cercare altri luoghi da inquinare, perché quel baraccone quando arriverà su Mercurio coi suoi rottami creerà inquinamento anche là. Ottusi. Con quei soldi avrebbero già sconfitto il cancro, ma anche qua ci sono soldi e lobbies che ci girano attorno e i boccaloni fanno “ooooooooh” ”. Ma non è finita qui.
Qualche altro lettore, evidentemente molto preso dalla questione ambientale, sottolinea quelle che dovrebbero essere le priorità: “Portate del ghiaccio al polo nord che si sta sciogliendo anziché andar a controllare la febbre su mercurio. Che spreco di soldi.”.
I commenti sono tutti piuttosto simili: “Ma perché invece di spendere tutti questi soldi per queste cose non aiutiamo le persone che muoiono di fame e di sete che c’è frega de mercurio”. Ricordo che eventuali strafalcioni grammaticali sono proprietà degli autori dei post.
I commenti quindi proseguono, e sono immancabili anche alcuni sfottò a sfondo politico: “L’esplorazione spaziale non esiste, è tutto un complotto dell’attuale governo per censire i propri elettori”
Insomma, molti pensano che la ricerca scientifica in questo settore sia uno spreco di soldi. Forse è ora di ridare la giusta dignità a questi scienziati che compiono un lavoro immenso per sviluppare tecnologie utili a tutti.