Siamo a metà novembre e questo significa una sola cosa: il Natale si fa sempre più vicino! Dovrebbe essere un momento di pace e di serenità ma, non si capisce bene per quale il motivo, il periodo natalizio diventa un momento di discussione e polemica in ambito scolastico.
Recentemente, nel comune di Fiumicino, è accaduta una vicenda che sta facendo molto discutere, specialmente sui social: il crocefisso è stato tolto da alcune aule scolastiche. Il motivo sembrerebbe apparentemente semplice: il crocefisso è un simbolo religioso e, come tale, potrebbe urtare le diverse culture presenti nell’istituto.
Ovviamente le persone sono divise su questo spinoso argomento. Da un lato infatti troviamo chi rivendica la laicità della scuola, dall’altro invece si parla di simbolismo e tradizione. La denuncia è partita dal Senatore De Vecchis, della Lega: “Lo scorso 8 novembre, in una riunione all’interno della scuola, alcuni genitori si sono accorti che da qualche classe erano spariti i crocifissi, simboli della cristianità e della nostra cultura. Alle richieste di chiarimenti, la risposta è stata che l’eliminazione del Crocifisso era stata decisa per non mettere in imbarazzo i bambini di fede musulmana presenti nell’istituto”.
De Vecchis prosegue affermando come sia insensato che, per tutelare le esigenze di pochi si danneggino quelle di molti. Esterino Montino, del Partito Democratico, è anch’egli in disaccordo con quanto avvenuto. Non esorcizza l’iniziativa in sé, ma ritiene che questa decisione non possa essere presa da singoli individui e senza rendere partecipe il preside.
Inoltre ha aggiunto: “Ricordo che, trattandosi di una scuola primaria, anche il Comune ha le sue competenze. Nessuno può arrogarsi il diritto di prendere decisioni, specialmente su temi di questo genere, senza l’accordo di chi ha la responsabilità didattica da una parte e amministrativa dall’altra”.