Temeva che l’operazione di rinoplastica sarebbe potuta slittare a data da destinarsi. Così, ha deciso di nascondere i sintomi del coronavirus all’equipe di medici ed infermieri, contagiandoli irrimediabilmente. L’Ansa ha riportato la notizia.
I fatti si sono svolti all’Ospedale Parini di Aosta. Un uomo, che doveva sottoporsi all’operazione di rinoplastica programmata da tempo, ha iniziato a manifestare i sintomi influenzali tipici del coronavirus. Però, poiché non voleva che l’intervento chirurgico venisse rimandato, ha deciso di recarsi ugualmente in Ospedale e non dichiarare le sue condizioni di salute al chirurgo, all’anestesista e agli infermieri. Durante l’operazione, però, l’anestesista in sala pre-operatoria ha iniziato a vedere che qualcosa non andava. Infatti, la temperatura corporea del paziente era improvvisamente aumentata. Così, l’equipe di medici e personale sanitario ha sopporto l’uomo al tampone per il coronavirus. Questo è risultato positivo.
Secondo quanto appreso in un momento successivo, l’uomo aveva lavorato, fino a qualche settimana prima della rinoplastica, in una località turistica situata nella bassa Valle d’Aosta. Nel corso del periodo lavorativo, era entrato in contatto con diversi turisti provenienti dalla Lombardia. Pochi giorni prima dell’intervento chirurgico, aveva cominciato a manifestare bruciore agli occhi e tosse secca.
Dato che ha deliberatamente sottoposto i medici e gli infermieri, oltre al resto del personale che lavora in Ospedale, al rischio di possibile contagio, potrebbe avere delle conseguenze legali. La Procura, in effetti, potrebbe aprire un fascicolo di inchiesta, per comprendere al meglio la situazione. In aggiunta, potrebbe essere accusato di reati che vanno dalle lesioni personali colpose all’epidemia colposa. In altre parole, potrebbe rischiare una pena fino a 12 anni di carcere.
Proprio per questo fatto e a causa dell’aumento dei contagi in Valle d’Aosta, il sindacato Anaao Assomed ha lanciato l’allarme. Nello specifico, ha chiesto di monitorare la salute del personale sanitario.