Nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 febbraio, un terribile rogo ha ucciso un’intera famiglia. La tragedia è avvenuta a Cliton, una cittadina dello stato del Mississippi, negli Stati Uniti.
È da poco passata la mezzanotte (ora locale). Brittany Presley, una mamma di 33 anni, e i suoi 6 figli sono già a letto addormentati. In pochi minuti, un rogo inizia ad avvolgere l’abitazione. Nessuno ha la possibilità di fuggire, rimangono tutti intrappolati nelle stanze. La mamma e i suoi figli muoiono tra le fiamme. L’unico che riesce a mettersi in salvo è il marito della donna, nonché il padre dei suoi figli. È miracolosamente riuscito a fuggire all’incendio e ha cercato, purtroppo invano, di salvare anche una delle figlie. Appena è fuori dal rogo, lancia l’allarme.
Arrivano immediatamente i soccorsi e i vigili del fuoco. I secondi cercano di domare le fiamme, che nel frattempo hanno avvolto tutta la casa, e recuperano i corpi delle vittime. I medici e i paramedici, invece, cercano di soccorrere la mamma e i 6 bambini, tra cui uno di 1 anno. Ma non c’è nulla da fare: sono tutti morti carbonizzati. Nel frattempo, si dedicano anche all’ultimo superstite. Lo soccorrono e lo trasportano con urgenza nell’Ospedale vicino. L’uomo presenta gravi ferite, seppur non mortali, e problemi respiratori causati dall’inalazione del fumo.
Le autorità locali danno l’avvio alle indagini, in modo da comprendere cosa abbia scatenato il rogo. John Alman, il vice capo dei vigili del fuoco di Cliton, è chiaro: non ci sono tracce che facciano pensare a un’origine dolosa dell’incendio. Pertanto, commenta: “È stato orribile. È una giornata tragica per la nostra città. Ora non dobbiamo far altro che stringerci attorno a questa famiglia distrutta“.