Sono un’insegnante che NON SI LAMENTA del proprio lavoro. È uno dei più belli al mondo, il contatto e l’affetto dei bambini è impagabile.
Mi alzo alle 6.15 o vado a letto a mezzanotte per preparare lezioni ad hoc. È vero che in certi periodi dell’anno sono stremata e particolarmente a maggio, ma i traguardi raggiunti dalla mia scolaresca mi gratificato, se non economicamente (siamo i meno pagati d’Europa), almeno intimamente.
I “miei” genitori hanno piena fiducia in me e ciò mi stimola a migliorarmi perché, al di là della laurea, il processo di insegnamento/apprendimento dura tutta la vita.
Non mi piacciono i paragoni con altre categorie, ogni lavoro ha le proprie precipue difficoltà fisiche e/o mentali che siano. Se non avessi studiato, avrei anche fatto le pulizie senza vergogna e senza tasse.
Ma il post che ho visto sulla pagina di Your Edu Action non credo volesse sottolineare che gli altri mestieri o professioni non fossero stancanti, penso volesse sottolineare che a fine anno scolastico la stanchezza è normale perché oltre alle normali attività didattiche vi è un lavoro burocratico notevole.
È in quel periodo dell’anno che si tirano le somme e ci si rende conto se si è lavorato bene o si sarebbe potuto dare di più.
Il giusto riposo ci vuole per TUTTE le categorie di lavoratori!