Con il passare degli anni, fortunatamente, internet si è radicato anche nei sistemi scolastici. Infatti solo il 3% degli edifici scolastici non dispone di una connessione ad internet. Questi sono quasi esclusivamente scuole primarie.
Però non tutto fila liscio: le connessioni sono sì presenti nelle scuole, ma navigano a velocità ridotta. Secondo un report reso pubblico da Agcom, in Italia solo 11,2% istituti viaggiano ad una velocità superiore ai 30Mbps.
Internet è divenuto uno strumento fondamentale per integrare le proprie lezioni: il 47% dei docenti utilizza quotidianamente il web per svolgere le proprie attività didattiche. Solo il 5% degli insegnanti non lo utilizza.
Secondo l’Agcom, la disponibilità di linee veloci permetterebbero alle scuole di diversificare le attività didattiche oltre che limitare i problemi di saturazione della rete.
Per concludere, si stanno svolgendo degli studi per verificare se un insegnamento affiancato alle tecnologie digitali sia più completo. «Anche se non è stata ancora dimostrata una relazione diretta tra utilizzo dei computer e miglioramento dei livelli di apprendimento degli studenti l’impiego di tecnologie digitali e di internet nei processi scolastici appare ormai sempre più centrale ed ineluttabile nella convinzione che esso rappresenti il viatico per la formazione e la crescita di una società civile inclusiva, efficiente e preparata ad affrontare le sfide di un futuro, a sua volta, sempre più digitale».
«Partendo dal presupposto che bambini e adolescenti in misura sempre maggiore utilizzano tecnologie digitali, e che tutti i livelli (politico, istituzionale e accademico) riconoscono gli effetti positivi della digitalizzazione per lo sviluppo delle società moderne ne consegue un necessario adeguamento anche da parte del sistema educativo».
Emerge dunque quanto sia importante per le scuole dotarsi di connessioni adeguate e mezzi idonei per poter offrire un reale cambiamento nelle modalità di apprendimento.