Ha 20 anni ed è di Paternò, una cittadina in provincia di Catania. Fa la ballerina, anche se convive con la tetraparesi spastica. È la storia di Sofia Aloisi, che, nonostante la malattia e la disabilità da essa derivata, non smette di rincorrere la sua grande passione: la danza.
La sua è una storia di enorme positività e il suo messaggio è sempre quello di andare avanti, abbattere tutte le barriere fisiche e mentali che ci si potrebbe costruire. Con la sua sensibilità e la sua dolcezza, non perde mai l’occasione per ringraziare chi le sta vicino, a partire dalla mamma e dal papà. È grata per la sua vita, che affronta con gioia. Perchè Sofia Aloisi soffre fin dalla nascita di tetraparesi spastica, proveniente dalla paralisi cerebrale infantile. Si tratta di una forma di paralisi cerebrale, per l’appunto, che colpisce gli arti superiori e inferiori. Il risultato della malattia è la perdita parziale dei movimenti degli arti colpiti.
Così, Sofia fa comunque quello che ha sempre voluto fare, ovvero la ballerina. Allo stesso tempo, dà coraggio a tutti coloro che si trovano nelle sue stesse condizioni o comunque in difficoltà. Ritiene che non ci sono mai degli ostacoli, se davvero si vuole raggiungere un sogno: “Se hai un sogno come me, puoi andare avanti e seguirlo. Dai ragazzi, forza che ce la facciamo“. L’importante è andare avanti e credere con convinzione nelle proprie capacità.
In tutto ciò, è supportata dai familiari e dagli amici. La mamma Consolata Monella Emmanuele ha commentato l’impegno della figlia: “Lei desidera essere una ballerina e noi siamo qui per questo. L’impegno del nostro essere genitori è quello di saper ascoltare il suo desiderio ed esserci“. Quella di Sofia Aloisi è, dunque, non solo una storia, ma anche una profonda lezione di vita che ognuno dovrebbe prendere come esempio.