In questi anni di pandemia la scuola ha dovuto affrontare numerosi ostacoli. Le chiusure hanno poi portato alla luce alcune problematiche strutturali importanti.
Il responsabile nazionale scuola di Sinistra Italiana, Giuseppe Buondonno, si esprime sul tema: “La scuola, oltre ad essere stata bombardata in questi decenni, è stata riaperta il 7 gennaio, dopo un “tana libera tutti” senza nessun tracciamento reale, senza nessun intervento di sicurezza (né sulle aule, né sui trasporti), con regole confuse e contraddittorie, con classi metà in presenza e metà in DaD, senza confermare l’ “organico Covid”; e senza fornire a tutti nemmeno le mascherine Ffp2“.
“Piena di crepe, se la scuola non crolla è solo per la serietà e la professionalità di centinaia di migliaia di docenti, dirigenti e lavoratori che la tengono in piedi; molti dei quali precari e, tutti, sottopagati” continua.
“Questa è l’“agenda Draghi” e questa è la cura darwiniana che il Paese dovrà sorbirsi, se essa dovesse stabilizzarsi, nel passaggio del Quirinale e in ciò che ne deriverà al governo. Studenti, docenti, lavoratori sono rientrati in una situazione di caos (altro che crepe!); mentre la sanità è in affanno crescente” aggiunge.
Conclude: “Le responsabilità delle conseguenze hanno nomi e cognomi; ed erano in buona parte schierati in conferenza stampa. E bisognerà ricordarli ad alta voce“.