Il Ministro della Salute Speranza si esprime in merito alla situazione covid e alle misure che si prenderanno in futuro per contenere i contagi.
Ospite a Che tempo che fa, su Rai 3, afferma: “Noi abbiamo appena chiuso la stagione più difficile per contrastare i virus, autunno e inverno, senza fare chiusure come hanno dovuto fare alcuni paesi, il 91,36 degli over 12 ha fatto la prima dose, il 90% la seconda e 38,5 milioni il booster“.
“Così abbiamo attraversato l’inverno senza chiusure. Ora il virus non scompare ma viene affrontato con misure ordinarie, come le mascherine al chiuso che restano e su questo faremo una nuova valutazione ad aprile su cosa fare. Teniamo linea di prudenza” prosegue.
“Dal 1° aprile scade lo Stato di emergenza ma non scompare il virus e il governo inizierà ad affrontarlo con metodi ordinari” precisa.
“Il mio messaggio è chiaro e netto: per me la fine della fase di emergenza non vuol dire che magicamente il virus scompare, non è cosi, ma possiamo affrontare con mezzi diversi, un virus che inoltre non è più sconosciuto, abbiamo un tasso di protezione alto e nuovi strumenti come le pillole antivirali” aggiunge.
Poi parla di scuola: “La linea del Governo sulla scuola è stata molto chiara: ogni volta che avevamo un tesoretto da investire in termini di miglioramento del quadro epidemiologico l’abbiamo investito sulla scuola. Dal 1° aprile chi è positivo va a casa, ma tutti gli altri li vogliamo tenere il più possibile in classe perché i nostri ragazzi hanno pagato un prezzo eccessivo. Mancano due mesi alla fine della scuola e li vogliamo tenere in classe“.
“Ora stiamo facendo una scelta diversa e i lavoratori oltre i 50 anni potranno tornare al lavoro ma devono fare il tampone. In altri termini nei luoghi di lavoro le persone sopra i 50 anni e le categorie per cui vige l’obbligo, personale scolastico e forze dell’ordine sono a modalità green pass base, potranno fare il tampone e andare al lavoro” conclude.