In queste settimane si parla molto riguardo la tutela dell’ambiente. Un argomento sempre più dibattuto e al centro di molteplici dialoghi. Fortunatamente anche le scuole si stanno muovendo nella giusta direzione cerando di limitare gli sprechi alimentari.
La bella iniziativa è nata a Bologna dove molte scuole primarie e secondarie hanno deciso di utilizzare una pratica borsa che ha lo scopo di non mandar buttato il cibo non consumato all’interno delle mense scolastiche.
La “Borsa Salvaspreco” è resistente e lavabile, in questo modo può essere tranquillamente utilizzata per portare in casa il cibo non consumato a scuola per poi essere lavata. Un’abitudine questa che sta prendendo piede sempre più all’interno dei ristoranti (al riguardo anche lo chef stellato Barbieri ha dato pieno appoggio ad iniziative simili).
Il progetto è proposto dalla società Ribò che serve oltre 20mila pasti nelle mense scolastiche, con la collaborazione del Comune, la Ausl e Last Minute Market.
L’iniziativa fa parte di un progetto denominato “Io non spreco” che ha lo scopo di sensibilizzare le persone riguardo agli sprechi. All’interno dello speciale sacchetto si potranno portare gli alimenti non consumati a scuola come la frutta, il pane o le merendine. C’è qualche limitazione però: non potranno portare a casa tutti quei prodotti refrigerati o sfusi. Questo è necessario per garantire la sicurezza alimentare.
Gli studenti si sono dimostrati entusiasti e l’iniziativa è piaciuta a grandi e piccini. Sul sito ufficiale si legge: «Gli obiettivi della campagna mirano a ridurre lo spreco alimentare, riconoscere il valore del cibo, promuovere la raccolta differenziata e il rispetto per l’ambiente e rimarcare l’importanza della corretta alimentazione».
Il progetto non si limita ai sacchetti: la scuole infatti sono fornite anche di tovagliette e poster che spiegano l’importanza di non sprecare gli alimenti in modo da valorizzare le buone pratiche.