Una vicenda che sta destando non poco sdegno e rabbia sta accadendo proprio in queste ore. Un’anziana signora di 85 anni è stata sfrattata dalla casa popolare in cui vive da ben 60 anni. I fatti stanno avvenendo a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi.
A partire dalla serata di ieri, giovedì 6 febbraio, le autorità competenti stanno sgomberando gli abitanti delle case popolari situate in via Guanella e in piazza della Repubblica. Secondo i giudici che hanno disposto i provvedimenti di sfratto e di sequestro, tutti gli inquilini stanno da tempo occupando abusivamente le abitazioni. Si tratta di 26 famiglie, tra i quali però vi sono anziani, uomini e donne in evidente stato di difficoltà. Tuttavia, per queste persone pendono ancora i ricorsi al Tribunale del Riesame. Inoltre, gli inquilini abusivi stanno cercando di produrre i documenti necessari per attestare l’effettiva legittimità della loro residenza in quelle case popolari.
Comunque, in questa vicenda compare anche la signora Costanza, sfrattata dalla casa in cui vive da oltre 60 anni. La sua storia sta scatenando moltissima empatia, dolore e disperazione. Ieri sera, durante le operazioni di sfratto, si è rivolta alla pronipote Piera, che voleva convincerla a lasciare la casa. Le ha detto: “Ti prego, non portarmi via il letto. Voglio morire nel mio letto“. Ha anche commentato amaramente: “Ma perché vogliono farmi questo? Mi sembra di essere un sacchetto di spazzatura da gettare via“. Assieme alla pronipote, sono accorse pure le assistenti sociali del Comune.
L’anziana signora ha infatti sostenuto che non dovrebbe essere sfrattata. Tuttavia, ha provato a cercare il certificato che il Comune aveva rilasciato nel 1997, in cui si attesta che il padre è legalmente l’assegnatario dell’immobile. Questo certificato non è stato trovato e, pertanto, l’ordine di sfratto è diventato esecutivo. Ciononostante, da ieri sera, l’85enne si è trasferita in una casa che il parroco ha momentaneamente messo a disposizione per lei.