I principali sindacati del mondo scuola chiedono chiarezza in merito alla seconda dose di AstraZeneca.
Il personale scolastico che deve sottoporsi alla seconda dose, infatti, è preoccupato dai rischi del vaccino. Il Ministero della Salute, inoltre, ne ha raccomandato la somministrazione ai cittadini con un’età superiore ai 60 anni.
Maddalena Gissi di Cisl Scuola afferma: “Le diverse e continue raccomandazioni sull’utilizzo del vaccino Astrazeneca potrebbero mettere a rischio l’entusiasmo e la massiccia adesione alla campagna vaccinale da parte del personale scolastico, una platea di oltre 500mila addetti under 55 e in gran parte donne. Chiediamo di essere informati come cittadini e come personale scolastico“.
“Il mondo della scuola è in grande fibrillazione in quanto il vaccino Astrazeneca, ha interessato principalmente i lavoratori della scuola che sono stati vaccinati come categoria e non in funzione dell’età, per consentire l’apertura delle scuole in presenza e in sicurezza. Molte docenti sono anche giovani donne che ora sono in attesa del richiamo e sono, ovviamente, preoccupate” dichiara Pino Turi di Uil Scuola.
“Ora la parola deve passare al ministro della Sanità, per dare le indicazioni specifiche anche per evitare un rallentamento del piano vaccinale che, invece a nostro parere, deve essere accelerato e accompagnato da nuove misure relative al tracciamento” continua.
Di Meglio (Gilda) infine dichiara: “Mi limito ad osservare che si tratta di una raccomandazione esattamente contraria alla prima che, ricordo lo indicava sotto i 55. Mi chiedo cosa si debba fare con la seconda dose visto che la prima ha coinvolto molte docenti“.