Le scuole superiori possono risultare un ostacolo insormontabile. Spesso infatti gli studenti abbandonano gli studi proprio perché non riescono in questa impresa considerata altamente complicata per alcuni.
Succede quindi che molti studenti, sicuramente con la complicità dei genitori, decidano di prendere una piccola scorciatoia per semplificare l’arrivo del diploma. Il problema però è uno: questa cosa non è assolutamente legale.
Sembrava una semplice scuola di pochi alunni, ma la realtà è ben diversa. La scuola parificata “Aurora” di Pietraperzia (Enna) era un vero e proprio diplomificio. Gli iscritti infatti ottenevano il diploma senza nemmeno recarsi a scuola.
I diplomati ogni anno erano decine, ma tutto era falso: le presenze, le prove scritte e orali, persino gli scrutini. Sarebbero circa 50 gli alunni che avrebbero dovuto frequentare la scuola parificata.
L’istituto Aurora presentava un numero piuttosto esiguo di alunni iscritti: 13. Questi erano poi smistati in 3 classi, quindi circa 4 alunni a classe. Nella scuola sono presenti solo una terza, una quarta ed una quinta con rispettivamente 2, 3 e 8 allievi. Non vi era nessuna prima o seconda.
La scuola però non è passata inosservata: le telecamere posizionate dagli investigatori e collocate vicino la sede scolastica hanno trovato cosa ci fosse che non andava: nessuno studente si recava all’istituto.
Uno scuola praticamente fantasma dove, dietro compenso, i ragazzi ottenevano il diploma senza merito, non imparando, di fatto, nulla. Anche se può risultare una scorciatoia allettante, è bene ricordare che le scorciatoie non rimpiazzano la conoscenza e l’esperienza dietro i banchi di scuola.