In occasione della Giornata Internazionale dello Sport, Il sottosegretario Rossano Sasso parla dei vantaggi dell’educazione motoria e di quello che stanno patendo gli studenti.
“La Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace, istituita dalle Nazioni Unite nella data che coincide con l’inaugurazione dei primi Giochi Olimpici dell’era moderna, rappresenta un’occasione preziosa per riproporre un tema spesso colpevolmente trascurato: la necessità di introdurre l’educazione motoria fin dalla scuola primaria” afferma.
“E di farlo affidando la cura dei nostri bambini a docenti specializzati, quindi in possesso di un percorso formativo tale da poter garantire un’offerta didattica di livello adeguato. Su questo fronte l’Italia sconta un pesante ritardo rispetto agli altri grandi Paesi dell’Unione Europea: è ora di porvi rimedio” prosegue.
“Fenomeni come l’eccessiva sedentarietà o le problematiche legate ad errori nella postura sono sempre più frequenti nella nostra società e, per quanto riguarda i giovanissimi, sono stati ulteriormente aggravati dai lunghi periodi di chiusure e didattica a distanza causati dalla pandemia. Ci vuole dunque una risposta strutturale da parte del mondo della scuola, anche in considerazione del fatto che l’educazione motoria è in grado di incidere in modo virtuoso sullo studio, sulla socialità, sull’autodisciplina degli studenti” aggiunge.
Sasso continua: “L’impegno svolto quotidianamente dagli insegnanti delle scuole primarie è lodevole, ma ha bisogno di un supporto da parte di specialisti della materia. È intenzione mia e della Lega lavorare a fondo e con rapidità affinché venga recuperata l’iniziativa normativa avviata dall’ex ministro Marco Bussetti con il disegno di legge 992, successivamente messo da parte per questioni di bilancio“.
“Lo sport e il movimento fisico sono fondamentali per la ripartenza. Le limitazioni e l’inattività fanno preoccupare per le ripercussioni sul benessere fisico e psicologico dei minorenni italiani. Auspico che i tecnici del Comitato tecnico scientifico possano trovare presto soluzioni per la ripresa delle attività sportive in piena sicurezza. Nell’attesa che ciò sia possibile, con l’estate alle porte potrebbero essere riaperti i parchi, le dimore storiche e le ville pubbliche per consentire l’attività fisica e sportiva a bambini e ragazzi. Con il supporto del terzo settore, delle associazioni sportive, di educatori e di esperti in scienze motorie si potrebbero coniugare attività educative, di socializzazione e sportive” conclude.