Nel corso dell’evento promosso dalla Flc CGIL, Futura 2021: la scuola dell’inclusione, il ministro Bianchi ha parlato dei docenti di sostegno.
“Stiamo lavorando sul G20 per creare una condizione a livello generale che sia necessario investire di più in scuola e inclusione come elemento fondante di una nuova stagione, che al di là del Covid ripristini temi di sviluppo umano. Ci serve come Paese per evitare il rischio di vedere che anche il Pnrr finisca per essere letto tutto in una chiave strettamente economica” afferma.
Aggiunge che “avere in classe un ragazzo con disabilità è una ricchezza. Agire sull’inclusione significa agire su un punto forte della nostra storia: stiamo lavorando molto con le forze in Parlamento per giungere alla possibilità di una soluzione che permetta non solo 15mila assunzioni di insegnanti di sostegno, ma qualcosa in più“.
“Ma bisogna che anche le nostre università mettano a disposizione più posti per la specializzazione nel sostegno, serve un’azione di sistema. Se moltiplichiamo i 300mila casi di studenti che in Italia hanno bisogno del sostegno, per il numero dei ragazzi che sono nelle classi in cui quei ragazzi vivono, si vede come questo coinvolge tutta la scuola italiana” prosegue.
Sui pochi posti per le scuole di specializzazione commenta: “Un elemento che dobbiamo risolvere: ne ho parlato a lungo con la ministra dell’Università. Dobbiamo portare le persone alla specializzazione avvalendoci delle esperienze che hanno avuto“.