I carabinieri del Nas hanno incastrato i proprietari di alcune macellerie del torinese che lavoravano la carne con il bisolfito di sodio affinché sembrasse sempre fresca.
Della procedura sono accusati sedici esercizi di Torino e dintorni, vale a dire il 30% delle macellerie di zona. Dopo aver tenuto sotto osservazione dieci negozi, i carabinieri hanno verificato che almeno la metà della carne esposta era stata trattata chimicamente.
Le indagini si sono quindi allargate in tutta la zona, facendo emergere la sconvolgente realtà. I chili di carne sequestrata sono 568, del valore di 700.000 euro. Tre esercizi hanno dovuto chiudere i battenti e quattro persone sono state accusate di frode in commercio.