Il Ministro dell’Istruzione Bianchi commenta lo sciopero e fa alcune rassicurazioni.
“Non solo non c’è intenzione di fare dei tagli ma di fronte alla riduzione prevista di bambini” che “dal 2021 al 2032 saranno 1 milione e 400mila in meno in classe, con le vecchie regole voleva dire 130mila insegnanti in meno mentre noi non interveniamo su questo” afferma a Sky Tg24.
“Noi fino al 26 lasciamo totalmente inalterato il numero degli insegnanti proprio per poter ridurre la numerosità delle classi, ma dall’altra parte tutte le risorse che emergono, anche in presenza di 1,4 mln di bambini in meno rimangono nella scuola” prosegue.
“L’altra cosa che occorre precisare quando i sindacati dicono che queste cose vanno trattate con il sindacato, io dico che sono d’accordo tanto è vero che nel decreto legge diciamo che per tre volte si dice che la materia viene rimandata alla contrattazione sindacale. Quindi anche su questo io ho l’impressione che ci siano state letture un po’ affrettate” continua.
“Noi abbiamo i nostri dati ma ho un grandissimo rispetto dei sindacati e delle rappresentanze. Anche io ho visto questo dato ma al di là del numero c’è un significato politico” aggiunge.
Poi: “Forse il decreto legge va letto meglio, la sua lettura credo sia stata affrettata. Col Pnrr arriveranno 17,5 miliardi nelle scuole: 10 mld in infrastrutture, 2 nel digitale e 5 per la qualità della didattica, 1,5 per intervenire sulle differenze territoriali. Una tale cifra per la scuola non si è mai vista“.
“Il contratto è partito, abbiamo consegnato l’atto di indirizzo da tempo, il ministero dell’Economia lo ha restituito dopo averlo verificato e la contrattazione è partita. È previsto un intervento significativo per i docenti , probabilmente non sufficiente per il sindacato, ma noi abbiamo aggiunto 300 milioni per poter remunerare quelle attività specifiche” conclude.