Gli scienziati preoccupati dell’evoluzione climatica degli ultimi anni non possono far altro che avvertire di continuo tutti, anche chi crede non sia un vero problema: che l’Antartico sia più caldo della Spagna è un fenomeno mai visto prima, nonché gravissimo.
Domenica 9 febbraio, in Antartide è stata registrata una temperatura record: 20,75°, primato assoluto, dopo una serie di altri record che si sono susseguiti in queste ultime settimane. Scienziati preoccupati, ma resto del mondo quasi indifferente, a quanto pare, perché non si respira affatto un clima di serio interesse per un problema che coinvolge tutti.
Lo straordinario record arriva da un’isola dell’Antartide, registrato dalle colonnine di mercurio istallate dai ricercatori brasiliani per il progetto Terrantar. Nello stesso giorno, mentre in Antartide c’era un clima da primavera europea, a Madrid il termometro non segnava più di 12°. La Spagna, quindi, più fredda del continente ghiacciato. Una vera assurdità.
In Antartide, dovrebbe essere estate (non con queste temperature, certo!). In Europa, dovremmo essere in inverno, invece si registra una diffusa primavera anticipata. Tutto ciò è frutto del riscaldamento globale, dovuto ai comportamenti errati dell’uomo in merito alla tutela del clima e dell’ambiente. Una manciata di giorni fa, infatti, anche a Base Esperanza erano stati rilevati più di 18° intorno mezzogiorno. Un susseguirsi di record negativi che non lascia ben sperare.
L’Isola Seymour, su cui è stato registrato lo spaventoso clima di 20,75° domenica scorsa, si trova di fronte la Penisola Antartica, ed è il punto più a settentrione in assoluto. “Stiamo assistendo a una tendenza al riscaldamento in molti dei siti che stiamo monitorando, ma non abbiamo mai visto nulla di simile“, dichiara uno degli scienziati brasiliani, Dott. Carlos Schaefer, al Guardian. Il gruppo di scienziati si trova lì per il progetto Terrantar: un progetto finalizzato a studiare l’impatto del riscaldamento globale sulla fauna locale.
D’altronde, già il rilievo di Base Esperanza, la base permanente in Antartide, aveva preoccupato non poco: d’accordo che per quel continente adesso è estate, ma la temperatura media invernale è di -10°, quella autunnale di 5°; è chiaro che i 18° sono un fenomeno anomalo e serio. Dall’inizio dell’era industriale, qui le temperature si sono alzate di 3 gradi, non lasciando presagire nulla di positivo.
L’immediata conseguenza di ciò è la sofferenza di molti ghiacciai: già da questi si distaccano aree di iceberg grandi quanto una metropoli; dovessero sciogliersi completamente, l’innalzamento dei mari fagociterebbe del tutto molte piccole isole e città costiere.