Il Neo-Ministro Azzolina è di nuovo sotto accusa. Dopo essere stata attaccata per aver preso delle insufficienze, ora è accusata di aver copiato una tesi per l’abilitazione all’insegnamento. Ma le cose non stanno realmente così, e il Ministro è ben intenzionato a controbattere alle dichiarazioni di Salvini.
«Nessuna copiatura di tesi, nessun plagio. Salvini non sa distinguere una tesi di laurea da una relazione di fine tirocinio Ssis, del resto non ha mai studiato in vita sua». Una risposta senza peli sulla lingua che non si è fatta troppo attendere.
Il Ministro dunque sottolinea di non aver copiato proprio nulla nella sua tesi e il testo incriminato si tratterebbe solo di una relazione riguardo un tirocinio che non avrebbe nulla a che vedere con la tesi stessa.
Azzolina dunque decide di raddoppiare la dose, andando anche a punzecchiare uno dei suoi predecessori, in questo caso attacca Bussetti. La ministra infatti sottolinea come quest’ultimo non si sia recato ad Auschwitz per commemorare la memoria degli ebrei.
«L’unica cosa che mi dispiace è parlare qui dal viaggio della memoria ad Auschwitz. D’altra parte l’anno scorso il ministro leghista Bussetti non si è presentato, e a maggior ragione era importante che io fossi qui oggi».
Insomma, la nuova Ministra ha dipanato la vicenda, dando spiegazioni adeguate e difendendosi dalle accuse. Vedremo se nelle prossime ore ci sarà una nuova risposta da parte della Lega. Azzolina dunque non si dimetterà, come vorrebbero i suoi avversari politici. Bagnai (Lega) l’aveva infatti criticata aspramente riguardo l’accusa di copiatura: «Appena hanno capito che si chiamava AzzolinA e non Azzolini è uscito fuori questo! Ora facciamo come la Germania, dove Guttenberg , nel 2011, si dimise. Avete vilipeso il vostro Paese dipingendolo come un focolaio di corruzione? Ora seguite i vostri modelli».