Nuova stoccata del leader leghista verso il governo riguardo la riapertura delle scuole: “Siamo l’unico paese europeo che non ha certezze per studenti, famiglie, presidi ed insegnanti”.
Torna a parlare dello scottante tema delle riaperture scolastiche Matteo Salvini, che da settimane ha posto numerose critiche verso il governo lanciando l’allarme e definendola “emergenza nazionale”.
Ad un evento politico a Genova il leader della Lega ha commentato: “L’emergenza nazionale in questo momento si chiama scuola: siamo l’unico Paese europeo che non ha certezze per studenti, famiglie, presidi e insegnanti. In tutta Europa la scuola è già aperta o sta per riaprire in tranquillità e in sicurezza con gli scuolabus, con la misurazione della febbre, senza mascherine e plexiglass, senza banchi con le rotelle: solo in Italia siamo arrivati a settembre senza un minimo di certezza neanche sulle coperture delle cattedre che saranno vuote a decine di migliaia alla riapertura delle scuole”.
Salvini si oppune dunque alle scelte emanate dal ministro Azzolina, affermando che la situazione sulle scuole italiane è il caos: “Un conto è la prudenza, un conto il caos: in questo momento in Svizzera i bimbi sono in classe senza problemi, banchi con le rotelle, senza paura e senza mascherine, con la maestra, coi compagni di banco, vanno in bagno”.
In conclusione ribatte proponendo la reintroduzione del medico scolastico: “Se mia figlia, che ha 7 anni, ha 37.6 cosa succede? Sta a casa lei? Stanno a casa tutti? Fanno i tamponi a tutta la scuola? Agli insegnanti? L’ho chiesto al ministro: non è possibile non avere risposte. Sostengo la richiesta di tanti medici di lavorare per reintrodurre la figura del medico scolastico. È stato un errore toglierlo. Penso che sarebbe una scelta saggia”.