Un cuore più grande di così si trova molto raramente. Uno come quello di Romolo Carletti ancora meno.
Lui, che ha 84 anni, vive a Consuma, in una frazione di Montemignaio, proprio quella situata tra Arezzo e Firenze. Ciò che contraddistingue Romolo è la sua purezza d’animo, la sua gentilezza, che fa sì che lui sia nonno anche di chi non lo è realmente. Perché lui si sveglia presto la mattina, bussa alla porta dei vicini di origine macedone ed esce un bimbo. Si tratta di Xhafer, che ha sette anni ed è un non vedente.
Siccome la mamma di non ha la patente, il papà lavora tutto il giorno come taglialegna, il Comune non ha previsto l’accompagnatore e Xhafer non può prendere i mezzi pubblici, allora ci pensa nonno Romolo. È lui che, dal lunedì al venerdì, prende la sua vecchia macchina e percorre oltre sessanta chilometri tra le curve e i tornanti della montagna per portare a scuola il figlio del vicino. Esattamente come farebbe un nonno.
Nessuno gli ha chiesto di impegnarsi tanto. Semplicemente, ha visto i genitori in difficoltà, Xhafer che stava rischiando di dover saltare dei giorni di scuola e l’amministrazione pubblica che, tra pratiche e burocrazia, ci stava impiegando troppo tempo a trovare una soluzione. Così, nonno Romolo si è volontariamente fatto carico della situazione e ha deciso di accompagnare lui il bimbo a scuola. È una cosa che lo fa stare bene e lo riempie di gioia: “Tutte le mattine, quando lo lascio a scuola, lo vedo avvicinarsi agli altri bambini. Tocca i loro visi e li riconosce uno per uno. È una cosa stupenda“.
Fortunatamente, Xhafer nel frattempo è riuscito a ottenere l’accompagnamento che gli spettava.
Il 20 febbraio 2020, però, Romolo Carletti è stato invitato al Quirinale. Il Presidente Mattarella gli ha conferito la nomina di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, grazie alla sua estrema generosità e solidarietà.