Le urla delle donna hanno finito per attirare le attenzioni della polizia, il 24enne nigeriano è stato arrestato e processato per direttissima a quattro anni.
Lo aveva invitato ad indossare la mascherina per svolgere il suo lavoro e alla fine ha rischiato di venire violentata.
Il fatto si è verificato alla stazione Tiburtina a Roma, la donna è stata soccorsa dalla polizia ferroviaria allertata dalle grida di aiuto. Alla fine l’aggressore è stato condannato per direttissima a 4 anni e 4 mesi di reclusione.
Il fatto si è verificato quando attorno alle 14 il treno si è fermato alla stazione, a quel punto i passeggeri sono scesi compreso il capotreno e il ragazzo nigeriano di 24 anni. Una volta usciti dai vagoni la guardia ferroviaria avrebbe chiesto a l’uomo di indossare la mascherina poiché ne era sprovvisto. Il giovane avrebbe così risposto in malo modo afferrando la donna e trascinandola in un’angolo della stazione, e qui avrebbe tentato di violentarla sessualmente.
Fortunatamente le urla della donna hanno fatto correre in aiuto la polizia presente nella stazione, che ha poi fermato l’evento prima che fosse troppo tardi. L’aggressore è stato immediatamente arrestato, a quanto emerge in passato avrebbe usato ben cinque identità diversi di cui solo una con un regolare permesso di soggiorno. Alla fine l’uomo di nazionalità nigeriana è stato condannato per direttissima a 4 anni e 4 mesi da scontare in carcere, durante tutto il processo sarebbe rimasto sempre in silenzio.