Rita Dalla Chiesa ha espresso un parere molto forte e discutibile sul Festival di Yulin, in Cina, in cui viene servita carne di cane.
Ecco le sue parole: “È un peccato mortale volere l’estinzione del popolo cinese???” Il commento ha chiaramente fatto scaldare gli animi. Qualcuno ha risposto: “Augurare l’estinzione di un miliardo e mezzo di persone (incluse donne e bambini) le sembra meno crudele di organizzare il Festival della carne di cane?” Oppure: “Amo i cani. Ma l’olocausto cinese che propone non le ricorda niente?”. E ancora: “Lo è sì. Tra un cane e un uomo è un filo più grave pensare di ammazzare un uomo. Comunque questa è ipocrisia occidentale. La carne la mangiamo anche noi. E gli animali che mangiamo noi non vengono trattati con i guanti… dunque dobbiamo solo stare zitti”.
La giornalista rimane comunque ferma sulle sue convinzioni: “Non mi rimangio nulla. Pur sapendo che ci sono moltissimi attivisti in Cina che cercano di evitare questo genocidio, questa cosa non è più accettabile. Ho visto delle foto su Twitter che fanno orrore. La mia è una provocazione, è una domanda. Poi, se non lo capiscono, peggio per loro! Dobbiamo fare casino. Con quello che hanno combinato poi devono solo che stare zitti”, ha affermato, con una chiara allusione al Covid-19.