Anita Pelaggi, del CNPS, commenta la riforma del reclutamento.
“La situazione è preoccupante. Partendo dal concorso secondaria, rispetto alle domande fuorvianti, che porterà tantissimi candidati a ricorso. E la bozza di reclutamento. Sembra un gioco ad ostacoli, la nuova riforma” dichiara a Orizzonte Scuola Tv.
“Tutto questo vedendo i numeri del precariato storico. Nonostante tutto, sembra che addirittura tutto questo si triplichi” prosegue.
“Ci si dimentica che i precari sono lavoratori della scuola già. Questo tipo di modalità al Ministero le pensano perché non conoscono la scuola oppure dobbiamo pensare che forse è una provocazione. Un sistema del genere è fallimentare. Sembra una ulteriore vessazione nei confronti del precario” aggiunge.
Poi: “Dopo 5, 8, 10 anni di precariato torniamo all’università. Ci si può accontentare di un part-time, perchè le entrate degli insegnanti sono ovviamente floride e quindi possiamo anche abbandonare il lavoro a tempo pieno. Io mi auguro che questa bozza venga bloccata, no ridiscussa“.
“Se guardiamo il numero dei bocciati dei concorsi, una parte dei precari verrà bloccato subito con questo sistema, se il concorso è questo” riflette.
Infine Pelaggi propone una soluzione: “Basterebbe assumere col doppio canale del reclutamento utilizzando le Gps, magari aggiungendo la formazione in itinere e poi si entra in ruolo, come si faceva in passato”.