La responsabile scuola di Forza Italia, Valentina Aprea, parla del testo della riforma del reclutamento.
“Il metodo è stato sbagliato. Abbiamo avuto il testo qualche giorno prima. Anche se le posizioni dei Ministri e delle forze politiche si conoscevano. Io vedo che le leggi stanno diventando ordinanze ministeriali” dichiara a Orizzonte Scuola Tv.
“Il testo deve essere semplificato e migliorato. Mancano le abilitazioni per i docenti delle scuole paritarie e dell’Istruzione e Formazione professionale. Per le scuole paritarie, di fatto, non solo mancano i corsi abilitanti in fase transitoria e anche per il fabbisogno delle lauree abilitanti e questo non può funzionare” continua.
“Finalmente mettiamo insieme la laurea e l’abilitazione per insegnare. E la Ministra Messa ha individuato questo sistema dei 60 Cfu da conseguire nei 5 anni. In una scuola che prende le MAD, cioè con un titolo di studio e vanno in classe, perchè non possiamo spingere sulle vocazioni precoci di chi vuole insegnare? Questi devono poter iniziare un percorso di crediti e una coerenza che arriva al quinto anno di studi. Mi sembra che 5 anni, con 60 crediti e il tirocinio mi sembra un buon modo per formarsi” aggiunge.
“Bisogna dare credito e aiutare i giovani. Dobbiamo avere insegnanti giovani. Abbiamo perso troppo tempo. Li abbiamo troppo vecchi o per 10-15 anni precari. Ecco perchè io ho esultato che in 5 anni potremmo formare docenti abilitati” precisa.
“C’è poi la fase transitoria. Trovo fuori luogo che il Parlamento si metta a discutere del lavoro dell’amministrazione. Io stabilizzerei tutti i docenti che hanno almeno 5 anni di servizio. E poi li formerei. La fase transitoria deve ricomprendere tutti i docenti precari” prosegue.
“Non ci siamo sullo sviluppo della carriera. Ok alla formazione continua ma non mi piace che obbligatoriamente i nuovi docenti debbano fare la formazione per l’incentivazione. Così però non si crea il middle management e quindi figure specialistiche. Io lo lascerei a scelta volontaria” conclude.