“Entro qualche giorno avrò i dati esatti del rapporto tra alunni, aule e locali a disposizione“. Risponde così ad un’intervista del Corriere Cristina Costarelli, dirigente scolastico del liceo scientifico Newton a Roma. Il rientro a scuola si avvicina e molti presidi sono preoccupati.
Costarelli continua, rivelando le sue perplessità sull’imminente rientro a scuola e sui relativi problemi da risolvere: “Stiamo facendo simulazioni: se abbiamo classi di 28 studenti, dobbiamo ad ogni lezione toglierne dieci e spostarli altrove. I primi 20, poniamo, fanno lezione, gli altri un’esercitazione. A turno, per non “condannare” sempre gli stessi, i gruppi si alternano. Ma ci vuole un docente che tenga il gruppo che esce, e non è detto che gli 8 del potenziamento bastino. In questo caso, dovrò prevedere un 10% di lezioni a distanza, diciamo 3 ore su 27: l’idea che si possa tornare a orario completo in presenza è una pia illusione“.
Anche Matteo Loria, dirigente dell’istituto di istruzione superiore Caramuel Roncalli di Vigevano, esprime il suo parere ” Per le classi più grandi, stiamo valutando un paio di tende in pvc da mettere in giardino, con 3 mila euro ce la caviamo“.
Loria poi termina: “Il 30% del nostro personale è precario, l’anno scorso ho avuto l’organico completo a novembre, quest’anno non posso permettermi di cominciare con 55/60 prof in meno: sono molto preoccupato“.